Ho letto, con non poco stupore, l’articolo intitolato "Ma i prof novax cosa possono insegnare" pubblicato il 20 luglio. Mi sembra che il contenuto dello stesso sia l’esatta antitesi di quello che è il titolo del quotidiano: Il Dubbio! La scienza è sempre andata avanti non per certezze ma per punti di domanda, quesiti da risolvere. Qui invece si dà per assodato che quello che i media mainstream dicono sia corretto, esaustivo, completo. Temo che l’opinione di chi ha scritto l’articolo sia dettata dal fatto che nulla sa di tutte le problematiche che vengono artatamente celate dai mass-media. A prescindere dalla circostanza che chi ha “inventato” questa particolare tecnica (Dr Robert Malone) abbia espresso recentemente, ovviamente censurato, fortissime perplessità in ordine alla vaccinazione dei giovani, è certo che anche chi si vaccina possa a sua volta trasmettere ad altri il virus. Tanto è che è richiesto tampone anche ai vaccinati. Non solo: mi e vi domando perché, ad esempio, non sia mai stato detto nulla circa una alimentazione (ed integratori) che rafforzi il nostro sistema immunitario. Mi (vi) domando perché non sia mai stato detto nulla delle terapie domiciliari che consentono di guarire a casa con poca spesa senza intasare gli ospedali. Mi (vi) domando perché non ci siano confronti fra quelli che sono di una opinione e quelli che sono dell’altra opinione. Mi (vi) domando perché il vaccino più propagandato sia quello che costa tre/quattro volte più degli altri vaccini. Mi (vi) domando perché quest’anno d’estate ci sia il “via libera” asseritamente grazie ai vaccini, quando pure la scorsa estate senza vaccino ci fu il via libera. Non si evidenzia che le vaccinazioni andranno avanti sino alla fine del dicembre 2023: l’Unione Europea ha acquistato un miliardo e 800 milioni di dosi di vaccino sino a tale data; non vorrete che vadano sprecate, vero? Infine, se questo vaccino (che non è un vaccino ma una terapia genica sperimentale) lascia tutti così tranquilli, perché i produttori hanno ottenuto l’esonero da responsabilità per i danni che questo arrecasse?Perché è stata fatta una normativa ad hoc per esonerare il personale medico sanitario da responsabilità?Perché se un soggetto avesse a subire lesioni dovrà “accontentarsi” dell’indennizzo previsto dalla legge 210 e non potrà ottenere l’integrale ristoro dei danni?Perché si mette in commercio una terapia genica sperimentale in ordine alla quale a fare da cavia sono tutti i vaccinati? Inutile dire che i punti di domanda potrebbero andare molto a lungo avanti. Io resto nel “dubbio”. Gli insegnanti, dal mio punto di vista, hanno lo scopo di aprire la mente degli studenti, mostrando loro le differenze tra false certezze e dubbi reali. Non a seguire pedissequamente e passivamente quello che viene propinato. A meno che si preferisca il Min.Cul.Pop…… Cordialmente,  avvocati Flaminio Maffettini   La presente quale riscontro al vostro corsivaccio (non firmato!) del 21-7 nel quale affermate che gli insegnanti no-vax non hanno nulla da insegnare ai nostri figli e dovrebbero andare a fare altro. Vi permettete cotanta protervia esordendo nell’incipit che la questione vaccinale va lasciata da parte. Ebbene, se il vaccino non è obbligatorio ma una mera facoltà, quegli insegnati hanno semplicemente esercitato il loro sacrosanto diritto di scelta. Subdolamente vi pronunciate a favore di un obbligo che ad oggi non esiste e che sarà combattuto a suon di ricorsi in tutte le aule giudiziarie d’Italia. E allora parliamo di cosa questi insegnanti possono insegnare ai nostri figli. Intanto possono insegnare a non generalizzare.Il fatto che un insegnante (oppure un operatore di giustizia, come un avvocato) non si sia sottoposto alla “vaccinazione” non fa di costui un novax.Innanzi tutto possono esserci motivi di salute che sconsigliano la terapia. In secondo luogo egli può avere legittimi dubbi sulla sicurezza ed efficacia di tale siero: trattasi infatti non di vaccino, ma di terapia genica sperimentale, autorizzata in via del tutto contingente in una fase di emergenza (che pare si voglia protrarre ad libitum). Questi insegnanti possono insegnare agli studenti che esiste il diritto al dissenso, alla libertà, all’autoresponsabilità, alla dignità umana. Possono insegnare ai ragazzi a pensare criticamente, a porsi domande, meglio se scomode per l’interlocutore. Possono insegnare la bellezza, la difficoltà, e il coraggio che serve a distinguersi dalla massa, ad andare controcorrente, a rischiare qualcosa, per i propri principi, per i propri ideali. Stupisce che questa testata, espressione degli alfieri della giustizia e della libertà, gli avvocati, si sia permessa di sproloquiare in modo così superficiale su un tema delicatissimo che inferisce l’integrità fisica e la dignità del cittadino, che riguarda la libertà e il futuro di tutto il popolo italiano. Questi insegnanti possono insegnare ai nostri ragazzi a coltivare il DUBBIO.E meritano rispetto. Cordiali saluti. avv. Susanna Cavallina