Ha ingoiato il rospo, respirato profondamente, preso tempo - molto tempo per i suoi standard - e poi, passate 24 ore esatte da quel vaffa ricevuto in diretta tv, ha inoltrato la lettera di licenziamento allex premier Conte: Non hai visione politica, grazie di tutto e stammi bene. Ma il vero coup de théâtre è stata la riassunzione di Davide Casaleggio e quel rivediamoci su Rousseau dato in pasto ai militanti che sa tanto di ritorno alle origini: uno stringiamci a coorte virtuale enunciato sventolando tutti i vessilli del grillismo prima maniera. Sta tutta qui la mandrakata di Beppe Grillo, al quale va riconosciuto un istinto politico che per molti versi somiglia a quello di Silvio Berlusconi. Grillo avrebbe potuto ingaggiare una battaglia a colpi di video e di carte bollate e invece ha ignorato lavversario e si è rivolto ai suoi chiamandoli a raccolta e spiegando loro quello che non saranno mai: Non saremo mai un partito novecentesco né un movimento delluomo solo al comando. Gran colpo, non cè che dire. Ora però, dopo aver spiegato cosa non sono i 5Stelle, Grillo dovrà spiegare loro cosa sono e cosa saranno. E dovrà farlo in fretta, perché cè un governo da mandare avanti.