«Voglio una vita spericolata, una vita come John MacAfee!» avrebbe cantato oggi Vasco Rossi, perché ogni epoca ha gli antieroi che si merita. Sempre meno scanzonati e romantici, poco artisti e molto imprenditori, ma con quella vena maledetta e quel tragico destino che si portano dietro. Un narcisismo masochista che accompagna come un demone unesistenza vissuta al limite. In questo caso tra gli Stati Uniti, lEuropa, il centroamerica tra business estremi, investimenti folli, droghe, pistole, richieste di diritto dasilo e fughe vertiginose ai quattri angoli del pianeta. È morto in un carcere spagnolo a 75 anni il creatore del primo antivirus informatico: si è impiccato nella sua cella della prigione di Sant Esteve de Sesrovires, a pochi chilometri da Barcellona. Era terrorizzato dallestradizione negli Stati Uniti concessa da un tribunale catalano poche ore prima del suicidio. Negli Usa era accusato dalle procure di New York e del Tennessee di frode fiscale; avrebbe nascosto allo Stato decine di milioni di dollari, ville lussuose e yacht, tutti beni provenienti dagli investimenti in criptovalute, lultima funesta passione di MacAfee. Lo hanno arrestato nellaeroporto del capoluogo catalano lo scorso ottobre mentre stava prendendo un volo per la Turchia. Nove mesi di detenzione in condizioni molto provanti, aveva denunciato in lacrime la moglie Janice: «Stava molto male, era depresso e deperito ma non ha ricevuto alcuna cura medica». Nato in Gran Bretagna in un base militare statunitense da padre americano e madre inglese cresce in Virginia; adolescenza irrequieta innaffiata dallalcool, le feste e la droga (viene arrestato ancora minorenne per possesso di marijuana). Laureato in matematica viene assumto da un college della Louisiana che lo sbatterà alla porta per la relazione con una sua studentessa. Comincia un cammino tortuoso, fatto di espedienti, lavoretti improvvisati ma anche di geniali intuizione sulle opportunità che offre al mercato la nascente rivoluzione tecnologica, si specializza nella creazione di software e nella messa a punto di sistemi operativi.Il successo lo incrocia negli anni 80 con un lavoro di programmatore per la Nasa dove tutti notano il suo fiuto particolare per il businnes digitale, dopo qualche tempo passa al la Xerox e poi alla Lockheed. Investe migliaia di dollari in società informatiche e in residenze di prestigio alle Haway, in New Mexico, in Texas. La svolta però arriva con la creazione del programma antivirus che porta il suo nome e che ancora oggi è il più diffuso nel mondo. Fino alla crisi finanziaria del 2008 con lesplosione della bolla dei mutui subprime Usa il suo patrimonio personale lievita ed stimato oltre i cento milioni di dollari. Due anni dopo decide di diversificare le sue attività e si tuffa nella ricerca farmaceutica finanziando un laboratorio per lo sviluppo di nuovi antibiotici. La polizia sospetta che sia una copertura per la produzione di droghe sintetiche e fa irruzione senza trovare nulla. Quel tipo eccentrico è da tempo nel mirino delle autorità. Nel 2012 è addirittura sospettato dellomicidio di Greg Faull, un suo vicino di casa in Belize con il quale aveva avuto diverse dispute. Ma anche in questo caso le accuse decadono. Poi ancora un arresto in Tennesse per guida in stato debrezza e porto abusivo darmi. Cè anche spazio per la politica: nel 2016 si candida alla Casa Bianca con il suo partito Cyber: «Se non ci fossi io, Trump sarebbe il vincitore». La sua campagna è un prevedibile flop che però non spegne le velleità politiche: quattro anni dopo rispunta infatti tra le fila del partito libertario (conservatore in economia, progressista sui diritti civili) che lo sceglie come candidato alle presidenziali. La sua corsa però si interrompe prima del voto, lo scorso ottobre in Spagna dove nel frattempo aveva spostato la sua residenza ufficiale. Nove mesi dopo la drammatica scomparsa.