La sindaca di Crema, Stefania Bonaldi, ha ricevuto un avviso di garanzia per un incidente accaduto nell'asilo comunale della città dove, lo scorso ottobre, un bimbo si era ferito la mano nel cardine di una porta tagliafuoco, procurandosi lesioni da schiacciamento al terzo e al quarto dito della mano sinistra. Il bimbo ha riportato lesioni non permanenti ma comunque tali da richiedere cure per tre mesi. E' stato lo stesso primo cittadino della città, in provincia di Cremona, a dare notizia di essere indagata nel corso dell'ultimo consiglio comunale. Ora alla sindaca, in concorso con altri, si contesta di aver omesso l'installazione di dispositivi idonei ad evitare la chiusura automatica. "Non vi nascondo che questo episodio - ha detto Bonaldi ai consiglieri comunali -, fin dal suo accadere è stato per me fonte di grande avvilimento, lenito solo dal felice esito sanitario; tuttavia oggi è anche tempo di porre l'attenzione su un sistema che, a livello nazionale, necessita di interventi e correttivi, invocati anche da autorevoli opinionisti e studiosi in modo trasversale, che aumentino le tutele giuridiche a favore dei sindaci". Bonaldi ha "notato una reazione pacata e interessata dei cittadini", "verso i quali cerco sempre di mantenere un approccio aperto e sincero" e la loro reazione "anche da questo punto di vista è incoraggiante", ha detto. "Si fa strada il concetto per cui davvero un avviso di garanzia, per quanto spiacevole, non è una condanna - ha detto il primo cittadino della città lombarda il cui secondo mandato scade nel 2022 -. Così come mi sembra che sia stato compreso che parlare dei sindaci e del rischio del loro lavoro non è assolutamente criticare la magistratura. Stiamo parlando di un sistema in cui siamo tutti e tutte impegnati a migliorare. Senza vis polemica, ma con l'intelligenza". "I miei colleghi conoscono il problema. Le responsabilità che hanno i sindaci sono obiettivamente sproporzionate ed eccessive, direi anche meglio: non ben circostanziate", ha poi aggiuto la sindaca Sala:  così non si può andare avanti "Noi abbiamo varie chat tra sindaci e gli animi stamattina erano molto caldi, il livello di esasperazione a questo punto e' altissimo". Cosi' il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine di un evento al Parenti, commenta il caso della sindaca di Crema. "Credo che l'esempio della sindaca di Crema sia un buon esempio - aggiunge - perche' non essendo una questione drammatica non si presta a strumentalizzazioni ma fa capire come ormai a noi puo' arrivare un avviso di garanzia per questioni" del genere. "C'e' una porta che doveva essere controllata - continua Sala - nella chiusura automatica e c'e' una legge che dice che nelle scuole devono essere evitate situazioni del genere, spigoli, ecc. E' giusto? Si', ma allora cosa facciamo chiudiamo le scuole per tre o quattro anni per rifare tutto e poi quando sono veramente in sicurezza le riapriamo?". "Io sono tra i sindaci che dico che cosi' non si puo' andare avanti - conclude Sala - Mi pare che ci sia un largo consenso su questo e mi aspetto che ci sia anche qualche azione decisa da parte dei sindaci".