L’avvocato Antonio Gabriele Armetta è il nuovo presidente del Coa di Palermo. Succede a Giovanni Immordino. Il cambio al vertice dell’avvocatura palermitana è avvenuto, fanno sapere dall’Ordine del capoluogo siciliano, all’insegna della continuità. La nomina di Armetta, che prima di diventare presidente ricopriva la carica di segretario, è avvenuta nella seduta ordinaria del Coa, che si svolge ogni giovedì. Ai vertici dell’Ordine degli avvocati di Palermo con Armetta ci sono Simona Tarantino (vicepresidente), Luisa De Giacomo (vicepresidente vicario), Dario Greco (segretario) e Filippo Costanza (tesoriere). «Sono onorato dell'incarico che il Consiglio dell'Ordine di Palermo ha deciso di conferirmi, consapevole delle difficoltà delle sfide che ci attendono»: queste le prime parole rilasciate al Dubbio dal presidente Armetta. Il Coa di Palermo si caratterizza per la presenza di due avvocate, alla vicepresidenza: Simona Tarantino e Luisa De Giacomo. Il nuovo vertice dell'avvocatura intende profondere ogni sforzo per essere vicino a tutti gli iscritti, che in questi mesi di emergenza sanitaria hanno fatto i conti con veri e propri stravolgimenti professionali. A partire da una riduzione drastica delle udienze in presenza e dagli inevitabili contraccolpi sui fatturati degli studi legali. «L'attenzione alle fasce più deboli dell'avvocatura – ha evidenziato Armetta –, l'incentivazione dei servizi che il Consiglio deve mettere a disposizione dei colleghi, la predisposizione di interventi in favore delle mamme avvocato saranno alcuni dei capisaldi cui, insieme al Consiglio, intendo dedicare l'attenzione della nostra istituzione». Un pensiero Armetta lo ha voluto rivolgere al suo predecessore, Giovanni Immordino, il quale in questi anni ha costruito ottime relazioni con la Procura per creare un clima proficuo tra tutti i protagonisti della giurisdizione: «Ringrazio il presidente Immordino per tutto quanto fatto in favore del Consiglio e dell'avvocatura, nella consapevolezza che abbiamo innanzi a noi sfide di decisiva importanza per il futuro dei nostri colleghi».