Giorgia Meloni esce allo scoperto e davanti alle telecamere di Mezz'ora in più su Rai3, intervistata da Lucia Annunziata lancia segnali inequivocabili. <Mi preparo a governare la nazione. Sono pronta a fare quello che gli italiani mi chiedono di fare comprendendone la responsabilità. Mi tremerebbero le mani, ma cosa farei politica a fare se non fossi pronta a confrontarmi con le sfide?». «Cè bisogno d un partito di destra, di un partito che difenda linteresse nazionale italiano». Secondo la leader di Fratelli d'Italia «la Lega è più legata alla dimensione territoriale, mentre FdI è legata a una dimensione nazionale. Ad esempio la Lega difese lindipendenza della Catalogna, ma per me questa cosa non esiste. Esiste lo Stato nazionale, vi sono punti di contatto, ma FdI ha un ancoraggio maggiore» alla visione di uno Stato nazionale. In ogni caso, «ci sono punti di contatto - ha precisato - e credo che governeremo insieme». Forte dei mumeri che danno Fratelli d'Italia in continua ascesa Giorgia Meloni ha aggiunto a Lucia Annunziata: «Il centrodestra dovrebbe reagire, con un coordinamento, un intergruppo per ragionare insieme. Dallopposizione Fratelli dItalia può fare un lavoro prezioso,perchè non è vincolata alla maggioranza». Fratelli dItalia«prende consenso a 360 gradi perchè dice noiosamente sempre lestesse cose, e nellattuale panorama politico ha un valore. Se non porto avanti quello che dico, la gente che mi vota a fare? È per questo che cè una crescita di Fratelli dItalia. Il principio di coerenza è la base stessa della democrazia. Fratelli dItalia dà delle certezze che tutti gli altri non danno». Il giudizio su Mario Draghi e i suo governo è negativo. Per Giorgia Meloni è in «tragica continuità con il governo precedente. Anzi, Draghi è più rigido di Conte sulle chiusure. Non ho nostalgie di Conte, ma mi aspettavo qualcosa di più coraggioso. Non mi aspetto molto dalla sua maggioranza, ma per lautorevolezza che Draghi ha, pensavo che potessero esservi iniziative più coraggiose».  L'unico merito che riconosce al presidente del Consiglio è sul piano vaccini: «È un punto a favore, ma sul resto Draghi è ostaggio della sinistra. Draghi pende più a sinistra su riaperture, sul cashback, sui ristori».  Sul futuro di Draghi la leader di Fratelli d'Italia aggiunge: «Se andasse al Quirinale si andrebbe a votare, ragionevolmente, immediatamente. Questo è un punto a suo favore» per la carica di presidente dellaR epubblica. Aggiungendo: «Il centrodestra dovrà fare questa valutazione». E a proposito di centrodestra sul nodo candidature per le prossime amministrative Giorgia Meloni chiarisce:  «Mi aspetto di incontrare Salvini eTajani per chiudere sulle candidature» per la carica di sindaco a Roma e a Milano. «Abbiamo altre opzioni, altri nomi che non dico».