Il Comitato inquirente in Russia ha aperto lennesima inchiesta contro Aleksei Navalny. In questo caso, al dissidente, insieme ai suoi stretti collaboratori, Leonid Volkov eIvan Zhdanov, viene contestata la violazione dei diritti civili con lattività della Fondazione anti corruzione. Secondo quanto rende noto lagenzia Tass, notizia dellapertura del nuovo caso è contenuta nella richiesta, da parte della procura generale, di considerare la Fondazione come organizzazione estremista. Se sarà giudicato colpevole dei reati che gli vengono contestati, nel quadro dellarticolo 239 del codice penale, Navalny, detenuto nella regione di Vladimir, rischia una condanna fino a tre anni di cercare. Il Tribunale della città di Mosca sta esaminando la richiesta di considerare come estremista anche lorganizzazione capillare creata da Navalny in tutto il Paese. Per anticipare possibili conseguenze giudiziarie su chi vi lavora, Volkov oggi ha annunciato lo scioglimento della rete. Nel frattempo, sempre oggi, il Tribunale Babushkinsky ha confermato la condanna di Navalny nel caso di diffamazione contro il reduce della Grande guerra patriottica, Ignat Artyomenko per cui dovrà pagare una sanzione dellequivalente di 9.500 euro.  «Il vostro re è nudo e a dirlo non è solo un bambino», ha affermato Navalny in collegamento video dal carcere rivolgendosi allaula del tribunale distrettuale di Mosca in cui è stata confermata la sua condanna per diffamazione di un veterano. «Il re nudo si è aggrappato al potere», ha aggiunto, continuando a citare la fiaba di Hans Christian Andersen, secondo il trascritto diffuso dallemittente indipendente Dozhd. «Se continua a guidare il Paese, un decennio rubato si aggiungerà al decennio già perso. Ventanni di leadership incompetente ha portato a questo risultato. Cè una corona che gli scivola sulle orecchie. Ci sono tonnellate di menzogne pronunciate in televisione. E ovviamente, una immensa ricchezza personale». Navalny in passato aveva chiamato Putin anche «il nonnetto nel bunker».