Roma, 28 apr. (Adnkronos) - "Sono accanto alla ragazza, e credo che sia stato un intervento sbagliato, anche per suo figlio, dato che c'è un processo in corso. La protezione del figlio è diventata più forte del senso della giustizia e del senso di difesa della vittima". La regista Cristina Comencini commenta così, in un'intervista con l'Adnkronos, il discusso video di Beppe Grillo in cui il fondatore del Movimento 5 Stelle difende il figlio dall'accusa di stupro. "Qui abbiamo un comportamento di padre che probabilmente non riesce a vedere suo figlio in quel modo", analizza la regista, che osserva: "Certo, è qualcosa che ognuno di noi spera che non capiti in casa propria, è difficile mantenere l'obiettività ma bisogna assolutamente fare in modo che non accada, non si può oltrepassare il senso della giustizia e della tutela della vittima". E commentando se ci siano state reazioni da parte del mondo femminista, aggiunge: "A me pare che la reazione ci sia stata. Quando ho visto le reazioni, all'indomani del video, da parte anche di molte giornaliste, mi sembravano molto sensate, in difesa dei diritti della vittima, accanto alla parte lesa", osserva.