- "Virginia Raggi, oggi sono 2 mesi che mio figlio Dario non è più con la sua mamma, con i suoi fratelli, con me. Due mesi che non riusciamo a seppellirlo: Ama non da' tempi di sepoltura degni di una città civile. Anzi, non da' alcun tempo. La tua vergogna non sara' mai abbastanza grande". Lo scrive su Twitter il deputato Pd Andrea Romano intervenendo sul caos delle cremazioni e tumulazioni a Roma. «Dario se ne è andato serenamente», aveva confidato Romano agli amici e ai colleghi più vicini. E poi: «Il nostro ragazzo aveva una grave malattia fin dall’infanzia...». Due mesi fa se ne è andato. L’ultimo desiderio della famiglia era di salutare Dario con un funerale ristretto, poi la sepoltura .Ma ciò non è stato possibile, perché Roma è da tempo sprofondata nel caos riguardo alle tumulazioni. «Da due mesi - dice Romano al Corriere della Sera - attendo assieme a Costanza, la mamma di Dario, di poter rendere l’ultimo saluto a nostro figlio, ma non possiamo nemmeno accedere al deposito del cimitero di Prima Porta, dove sono accatastate le sue ceneri — racconta ancora Romano —. Ero assai restio, vista la mia carica politica, a rendere pubblica la vicenda. Ma poi ho deciso di denunciare questo dramma, perché è lo stesso che stanno vivendo centinaia di famiglie romane». Romano racconta di storie allucinanti, con famiglie esasperate che sono state costrette a chiamare i carabinieri davanti alla paralisi di Ama. «Quale mancanza più grave possono avere un sindaco e un’amministrazione locale? Non riescono nemmeno a permettere alle famiglie di seppellire i propri cari — denuncia ancora il deputato del Pd —. Le cose stanno esattamente così. Non si tratta di chiedere un favore o un privilegio. Questo è uno strazio. Non voglio strumentalizzare questa vicenda a fini politici, ma la sindaca di Roma Virginia Raggi deve chiedere scusa per tutto questo, sarebbe già un inizio». La replica dell'Ama "Ama è vicina alla famiglia Romano e a tutte le famiglie che in questo periodo hanno perso un proprio parente, un proprio caro. Il giovane figlio della cui prematura scomparsa ha dato notizia oggi il deputato Andrea Romano, è stato cremato il 15 marzo scorso con autorizzazione pervenuta ad Ama il 9 marzo". Lo comunica l'Ama in una nota dopo il tweet del deputato Pd, Andrea Romano, in cui denunciava il fatto che a due mesi dalla scomparsa del figlio "non riusciamo a seppellirlo". "La salma - spiega l'Ama - era giunta al cimitero di Prima Porta il 23 febbraio e la domanda, a cura dell’agenzia funebre incaricata dalla famiglia, è stata presentata entro 5 giorni dal decesso". "La circolare 818 dell’11 gennaio 2021 del Ministero della Salute relativa alla situazione connessa all’epidemia da Covid-19 e riguardante il settore funebre-cimiteriale - prosegue la nota dell'Ama -, dispone che in questa fase emergenziale venga data la priorità alle prime sepolture rinviando operazioni cimiteriali non urgenti. E’ quanto anche Ama Cimiteri Capitolini in questa fase straordinaria sta facendo". "Nel caso specifico, l’operazione primaria di cremazione è stata effettuata nei tempi previsti da contratto di servizio, come la gran parte. Anche a fronte di oltre 5mila decessi in più da ottobre ad oggi e con un numero che resta purtroppo tuttora elevato è ferma volontà di Ama, di intesa con Roma Capitale, di riprendere anche le 'seconde' sepolture (operazioni cimiteriali non urgenti, come la tumulazione dell’urna cineraria di questo caso), a partire dal prossimo mese di maggio", conclude.