Nicola Morra colpisce ancora. Però stavolta non si accanisce sugli elettori della defunta Jole Santelli, colpevoli di aver votato una malata oncologica, se la prende solo col dirigente dellAsp di Cosenza per il malfunzionamento del piano vaccinale. O almeno di questo è convinto il senatore ex Movimento 5 Stelle dopo aver chiamato invano un numero verde per la prenotazione delle fiale. Morra non sa che quellutenza non è più operativa - da quando per vaccinarsi bisogna iscriversi a una piattaforma online - e aspetta pazientemente oltre 17 minuti al telefono, ascoltando un messaggio preregistrato, poi perde le staffe e si reca fisicamente negli uffici dellazienda sanitaria. Anche perché ad aspettare limmunizzazione ci sarebbero anche degli zii ultraottuagenari di sua moglie. E con tanto di scorta al seguito incaricata di prendere le generalità di tutti i presenti, il senatore Morra irrompe nella sede di Serra Spiga (Cs) e chiede conto delle inspiegabili disfunzioni del sistema. Perché oltre a contrastare le cosche, scopriamo che il capo dellAntimafia si sente in dovere anche di scendere in trincea contro il virus. È lui stesso a dirlo, in un video pubblicato su Facebook per smentire la versione del dirigente dellAsp che ha già annunciato querela contro lex grillino per per abuso di potere e interruzione di pubblico servizio. Lispezione, spiega Morra, nasce «al fine di governaere la pandemia nel miglior modo possibile». E per questo motivo, evidentemente, il politico si sarebbe fatto consegnare lelenco delle prenotazioni, dopo aver contattato telefonicamente il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, e il commissario ad acta della sanità calabrese, Guido Longo. Nel frattempo per il dirigente dellAsp spaventato dal blitz si è reso necessario lintervento di un cardiologo.