Un lungo post su Facebook del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, chiarisce la posizione di palazzo Chigi dopo gli ultimi giorni di tira e molla tra ipotesi di crisi di governo e conseguenti schiarite. «Non è mai venuta e mai verrà meno, da parte mia, l’apertura al confronto e all’ascolto delle forze che sostengono il governo - scrive Conte - Questo vale, ovviamente, anche per il Recovery Plan». Nel quale il presidente del Consiglio spiega di aver accolto le proposte arrivate dal resto della coalizione di governo e di averne discusso assieme ai ministri Gualtieri (Economia), Amendola (Affari europei) e Provenzano (Mezzogiorno). «A breve ci ritroveremo con tutte le forze di maggioranza per operare una sintesi complessiva, che valga a selezionare gli investimenti e le riforme più utili a modernizzare il Paese - prosegue Conte - La piena disponibilità al dialogo predispone anche ad accogliere le buone idee degli altri». Infine, l’invito a «correre insieme per dare un’accelerazione all’Italia e preservarla dalle ulteriori difficoltà che si annunciano all’orizzonte». Poco prima Andrea Orlando, vicesegretario del Partito democratico e da giorni ipotizzato come possibile vicepresidente del Consiglio in caso di Conte Ter, lo aveva detto chiaro e senza troppi peli sulle lingua: «Stento a capire perché anziché lavorare in un confronto anche duro, si è strappato e si parla di crisi». Un’Epifania di dialogo, dunque, almeno tra Pd e Conte, mentre da Italia Viva s’insiste alla possibilità di dimissioni delle due ministre renziane Bellanova (Agricoltura) e Bonetti (Famiglia). «La strada è mettersi attorno a un tavolo e discutere - conclude l’esponente dem - se poi non si troverà una soluzione si dovrà prendere atto, ma è meglio che dare ultimatum».