“Il governo inglese ha taciuto la variante Covid”
Il Dipartimento scientifico del Policlinico militare del Celio, che in questa emergenza sta collaborando con l’Istituto superiore di Sanità, ha sequenziato il genoma del virus sars-2 proveniente da un soggetto risultato positivo con la variante riscontrata nelle ultime settimane in Gran Bretagna. E’ quanto si afferma in una nota del ministero della Salute. “Il paziente e il suo convivente rientrato – si legge nella nota – negli ultimi giorni dal Regno Unito con un volo atterrato presso l’aeroporto di Fiumicino, sono in isolamento e hanno seguito, insieme agli altri familiari e ai contatti stretti, tutte le procedure stabilite dal ministero della Salute”.
La variante inglese del Covid “ha un indice R0 maggiore e questo non e’ una buona notizia”. Lo ha detto all’AGI il virologo Andrea Crisanti, commentando la notizia della mutazione del Covid che si sta diffondendo nel Regno Unito e che è stata isolata anche in Italia. “Sarebbe stata una pessima notizia se avesse avuto anche un’alta virulenza”, ha spiegato Crisanti. La versione britannica “è apparsa in Spagna quest’estate e da lì, probabilmente a causa dei flussi turistici, si è spostata in Gran Bretagna”, ha osservato il virologo secondo cui “non è chiaro perché si sia diffusa in modo diversa. Ma c’è un fatto da considerare: l’Inghilterra e’ il Paese in cui si fanno più sequenziamenti al mondo e purtroppo più si cerca più si trova”. Quanto al rischio di un invalidamento dei vaccini, Crisanti ha rassicurato: “In base alle informazioni che si hanno ora e’ assai probabile che ciò non accadrà. Ovviamente bisognerà verificare che le persone vaccinate non si infettino di nuovo
L’accusa di Ricciardi: “Il governo inglese sapeva da settembre e ha taciuto!”
“Gli inglesi sapevano già da settembre che era in circolazione questa variante. Hanno taciuto, non ci hanno avvertito. Ora serve il lockdown. O comunque misure molto severe”. Così in un’intervista a ‘Il Messaggero’ il consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi. “La nuova variante – aggiunge – non è più letale, ma circola con una velocità più alta anche del 70-80%” ma non sembra alterata “la capacità protettiva del vaccino”. “In queste condizioni – dice ancora – sarà difficile riaprire le scuole il 7 gennaio. A Natale si rischia una nuova impennata”. Intanto i voli dal Regno Unito, sostiene, vanno chiusi in tutta Europa: “Di fronte a questa nuova variante che probabilmente è già in Italia, temo che chiusure severe siano inevitabili”. Secondo Ricciardi le misure decise per le Feste non bastano: “La circolazione del virus è intensa, il numero di infetti è alto. Le misure di contenimento devono durare di più. Almeno un mese, un mese e mezzo” inoltre “quello che non funziona è la fretta con cui si passa da un colore all’altro”. “La stragrande maggioranza degli italiani – dice ancora – rispetta le regole. Però c’è un 10-20% per cento, non incline a modifiche del proprio comportamento”. Ricciardi parla poi di vaccini: “Di AstraZeneca sappiamo che hanno due protocolli: uno con ‘dose piena-dose piena’ che ha una protezione intorno al 70%, e uno ‘mezzadose-dose piena’ al 90, che però deve essere consolidato da una sperimentazione di fase 3 e serviranno altri mesi. Potrebbero registrare il primo protocollo, che comunque ci darebbe un altro vaccino con una protezione importante, con molte milioni di dosi”. Un’ipotesi: “Pfizer e Moderna agli anziani, AstraZeneca ai più giovani. L’importante è avere più armi: Johnson&Johnson dovrebbe essere pronto a primavera ed è interessante, perché è monodose”.