La scelta di Corrado Augias di restituire la Legion donore poiché è la stessa onoreficenza consegnata ad Al Sisi, ha commosso i genitori di Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso al Cairo. Ma il gesto di Augias non resta isolato, anche Cofferati, Castellina e Melandri hanno deciso di rinunciare agli onori di Parigi. Per il mio modo di intendere il mondo non è dato che possa ritrovarmi in compagnia di Al Sisi», commenta Sergio Cofferati che ha deciso ieri di rinunciare alla sua Legion donore ricevuta nel 2001. «Mi è stata consegnata per il mio lavoro nella difesa dei diritti dei bambini e contro lo sfruttamento dei minori», ricorda lex leader Cgil che conosce la famiglia Regeni e ha portato avanti la loro battaglia quando era eurodeputato. «Il tema della mia Legion donore erano i diritti universali che ora vedo calpestati dalla scelta di Macron».Luciana Castellina fa notare peraltro che nei giorni in cui Macron data la massima onorificienza ad Al Sisi venivano rivelati nuovi dettagli sulle torture inflitte a Regeni. «È una brutta pagina della storia di questo paese. Un gesto, aggiungo, stupefacente, che nessuno si sarebbe aspettato dalla Repubblica Francese».Anche Giovanna Melandri, ex ministra dei Beni culturali e attuale presidente del Maxxi, si è detta pronta a riconsegnare la Legion donore: Fui onoratissima dal gesto dellallora presidente Chirac che mi accordò lalta onorificenza nel 2000. Ma dopo 20 anni da quel momento sono anch io come tanti altri turbata dalla scelta del governo francese che faccio fatica a comprendere persino alla luce della real politik.Intanto un "comitato di pressione" ha chiesto ad altre personalità di restituire la Legion: "Il segnale dato da Corrado Augias deve essere seguito da tutti quelli che in questi anni hanno ricevuto il titolo di legion d'onore dalla Francia, un Paese che ha riconosciuto lo stesso titolo a chi, come Al Sisi si e' reso complice degli agenti dei servizi di sicurezza e di alti funzionari dello Stato egiziano che hanno torturato e trucidato Giulio Regeni". A chiederlo in una nota e' Alessio Pascucci, coordinatore di Italia in Comune. "Inaccettabile che venga addirittura premiato chi viola sistematicamente i diritti umani per meri interessi e calcoli di politica internazionale. Chi si professa per la liberta', per la democrazia e per il rispetto dei diritti umani oggi dovrebbe imitare il gesto di Augias e restituire al presidente Macron il titolo di legionario d'onore e non tenerselo in bacheca, quando questo e' condiviso con chi quei diritti li ha offesi e continua a violare i principi democratici e umanitari in Egitto", attacca Pascucci. "La vicenda Regeni- prosegue il coordinatore di Italia in Comune - inchioda alla proprie responsabilita' tanti rappresentanti politici che in questi anni, in nome di accordi commerciali fra i due Paesi, hanno tradito il destino di un giovane connazionale, ucciso dai servizi segreti egiziani, senza che Il Cairo si sia mai degnato di dare risposte alla povera famiglia di questo ragazzo. Visto che tra chi ha ricevuto la Legion d'onore - conclude Pascucci - ci sono persone come Emma Bonino, Romano Prodi, Massimo d'Alema, Enrico Letta i cui partiti hanno sempre manifestato la volonta' di arrivare alla verita' sul caso REGENI, diano un segnale concreto restituendo a Macron questa onorificenza consegnata a chi come Al Sisi calpesta i diritti umani ogni giorno. Ricordiamo inoltre che mentre a Parigi viene premiato Al Sisi, nelle carceri egiziane e' ancora detenuto un altro ragazzo, Patrik Zaky".