"Il problema della giustizia italiana? La crescita esponenziale del numero di avvocati". Parola di Nicola Morra. Quel Nicola Morra, il grillino presidente della Commissione Antimafia che ha trasformato la stessa commissione in una succursale di una procura. Fatto sta che secondo Morra gli avvocati italiani sono tanti, anzi: troppi. Un'idea che deve aver mutuato dal presidente turco Erdogan il quale sta risolvendo l'eccessiva presenza di avvocato a modo suo Ma vale la pena leggere il testo integrale i Morra: "Osservate questa tabella, per quanto non sufficientemente nitida.Nel 1996 in Italia avevamo 87mila quasi iscritti all'albo degli avvocati. Nel 2019 erano 245mila, quasi tre volte quelli di 23 anni prima.Con una popolazione italiana che è aumentata nel frattempo di poco più del 5%.Facciamoci qualche domanda.Forse capiremo perché abbiamo qualche problema nell'amministrazione della giustizia" https://www.facebook.com/nicola.morra.63/posts/1652245331610196

Ma Perantoni (anche lui m5s) si dissocia: «Morra sbaglia»

Ma una posizione come quella di Morra pare non essere rappresentativa dell'intero Movimento 5 Stelle, per fortuna. Certamente se ne dissocia il presidente della commissione Giustizia della Camera Mario Perantoni, pentastellato e avvocato di professione: «La giustizia italiana è un sistema malato da anni e anni, soprattutto di inefficienza», dice Perantoni, «per questo stiamo realizzando un’azione riformatrice che ne aumenta le risorse umane e finanziarie. Il presidente Morra, dunque, non coglie nel segno: puntare il dito contro l’Avvocatura, così come contro ogni altra categoria, è conseguenza di analisi semplicistiche». Il presidente della commissione Giustizia ricorda che «con la sua funzione insostituibile l’Avvocatura garantisce appieno l’amministrazione della giustizia. Ma si tratta di incomprensioni che non influenzeranno il nostro comune lavoro per le riforme», conclude Perantoni.