Caro direttore, qualcuno le ha scritto nei giorni scorsi che il mio recente reportage sulla preparazione del Recovery Fund Italian Style era incompleto, perché ad esempio non avevo elencato fra quelli che avevano titolo a presentare progetti anche l'Unione delle Province Italiane ( che io pensavo fossero state sciolte). Però lo stesso scrivente così critico dovrebbe darmi atto che sono stato il solo a dare conto che fra i progetti ci sarebbe stato il ponte sullo Stretto di Messina.

Nessun altro lo aveva scritto prima di me e qualcuno avrà pensato che facessi della facile ironia. Invece, come vede, l'informazione era esatta: le mie fonti non mentono. Il medesimo lamentatore dirà che io avevo parlato del ponte mentre il governo sta pensando a un tunnel. E’ vero. In effetti alla parole “Messina” e “stretto” avevo sentito associare la parola ponte e/ o tunnel. Ma, conoscendo l’ostilità dei Cinquestelle ai tunnel ( tipo la Val Susa) pensavo si trattasse di uno dei loro lapsus - tipo il recentissimo Libia- Libano, per intenderci.

Invece il governo sta studiando la cosa. Ecco un uso esemplare delle risorse europee. Naturalmente non per la realizzazione dell’opera, ma, come per il progetto del Ponte, per parlarne per trent’anni e non farne nulla.

Al contrario di quel che accade a Roma. Spifferi umbratili sussurrano infatti che la sindaca per favorire la sua rielezione abbia in animo di annunciare il raddoppio della teleferica Battistini- Casalotti. F. to Il suo fedele corrispondente