«Non è certo un tabù l'ingresso di Forza Italia in maggioranza». Romano Prodi spariglia e i partiti si dividono. Secondo il professore, interpellato da La7, «la vecchiaia porta saggezza», e dunque il vecchio avversario di un tempo, Silvio Berlusconi, può finalmente trasformarsi nel potenziale alleato di oggi, membro, a pieno titolo, della famiglia europeista italiana. «È una non notizia, Berlusconi non ha nessuna intenzione di entrare nel governo», commenta stizzito il leader del centrodestra Matteo Salvini, da tempo diffidente nei confronti delle mosse del leader azzurro e dell'atteggiamento troppo dialogante di Forza Italia con Giuseppe Conte. Ma smentite leghiste a parte, i berlusconiani esultano per lo "sdoganamento" di peso arrivato dall'ex leader dell'Ulivo. E anche in casa dem qualcuno tira un sospiro di sollievo per la presa di posizione del professore. «Le dichiarazioni di Romano Prodi invitano tutti gli europeisti a stare dalla stessa parte. Nessuno escluso. Nell’interesse dell’Italia. Io sono d’accordo con lui», dice il capo dei senatori Pd Andrea Marcucci. Insomma, in caso di necessità (come sul Mes) sembra che i tempi siano maturi per far ingoiare l'eventuale "soccorso azzurro" ai dem e, forse, a buona parte dei grillini.