La Commissione incarichi direttivi del Consiglio superiore della magistratura ha proposto allunanimità la nomina di Pietro Curzio, attuale presidente di sezione della Corte di cassazione, per il ruolo di primo presidente. La quinta commissione ha inoltre proposto la nomina di Margherita Cassano, ad oggi presidente della Corte dAppello di Firenze, come presidente aggiunto. Le proposte saranno allordine del giorno mercoledì 15 luglio alle 10 dal plenum del Csm, presieduto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel salone delle Feste del Quirinale. Le nomine sono arrivate in vista delladdio, per sopraggiunti limiti detà, dellattuale presidente Pietro Mammone, che lascerà il 17 luglio. Il ruolo di presidente aggiunto era invece già vacante da qualche settimana.Curzio è in Cassazione dallottobre 2007, appartiene alla corrente di Magistratura Democratica ed è presidente della sesta sezione civile della Corte. Cassano invece è stata consigliere di Cassazione per tredici anni, membro delle Sezioni unite ed è approdata alla Corte dAppello di Firenze dopo quattro anni al Csm per Magistratura indipendente. È la prima donna a ricoprire lincarico di presidente aggiunto di Cassazione. Il plenum di Palazzo dei Marescialli ha intanto eletto i quattro componenti supplenti della sezione disciplinare, il cui implemento era stato deliberato due giorni fa dallo stesso Csm. Lincremento del numero di procedimenti pendenti davanti alla sezione disciplinare determina un aumento dei casi di possibile incompatibilità aveva scritto il plenum il che rende opportuno, al fine di assicurare lindefettibilità e la continuità della funzione disciplinare, prevedere un incremento del numero dei componenti supplenti.Da qui la delibera, approvata a larga maggioranza. Gli eletti sono il laico Emanuele Basile (24 voti), e i tre togati Elisabetta Chinaglia (esponente di Area, 21 voti) Giuseppe Marra e Ilaria Pepe, entrambi di Autonomia&Indipendenza, con 24 voti. Tra i processi che tratteranno anche quello a carico del pm (ora sospeso) Luca Palamara e altri sei magistrati, cioè il deputato di Italia Viva Cosimo Ferri e cinque ex togati del Csm, per il caso Procure, il cui inizio è fissato per il 21 luglio.