Berlusconi consegna un altro messaggio nella bottiglia a Salvini e Meloni: la priorita' sono le urne, ma la finestra elettorale si sta chiudendo e allora cosa si fa? Si chiede il Cavaliere che invita gli altri leader del centrodestra a giocare d'anticipo, premettendo di non voler dividere la coalizione. Basta pero' quest'altro segnale ad aumentare dubbi e sospetti negli alleati. La Lega - e lo sottolinea anche l'azzurro Giro - e' "ossessionata" dalla spallata, il progetto e' quello di provare ora a buttare giu' il governo (la voce che gira' da tempo e' che ci sarebbero tre o quattro esponenti M5s pronti ad entrare nel Misto o direttamente nel Carroccio) alle prese con tanti nodi ancora da sciogliere e il timore dei 'lumbard' e' che singoli esponenti azzurri possano da qui a settembre andare a rimpolpare i numeri della maggioranza. Magari 'traslocando' in Italia viva. Renzi un paio di giorni fa ha accolto il senatore Carbone e sta tentando, raccontano fonti parlamentari azzurre, altri 'malpancisti'. L'obiettivo dell'ex premier e' quello di 'controbilanciare' la possibile campagna acquisti del partito di via Bellerio, ecco perche' luglio sara' un mese caldo per i giochi al Senato, al di la' della partita sulla risoluzione sul Mes (la sta preparando +Europa) e dell'eventuale voto sullo scostamento di bilancio. Mentre il ministro dell'Economia Gualtieri si appresta a presentare in Cdm il piano nazionale sulle riforme (no condoni, riforma del fisco anche per imposte indirette) nel quale non si accenna all'utilizzo del fondo Salva-Stati (ma se ne fa intendere la necessita') e il premier Conte e' intento a rimuovere gli ultimi ostacoli sul dl semplificazioni prima di portare il provvedimento in Cdm, le forze politiche si interrogano sulle prossime mosse. Con sguardo al futuro: Berlusconi, per esempio, rilanciando la necessita' di "provare un nuovo governo con un'altra maggioranza", fa capire di voler cominciare a giocare la partita del prossimo presidente della Repubblica. L'ex premier pubblicamente ha spiegato di non parlare dell'argomento per rispetto all'attuale Capo dello Stato ma in cuor suo - osservano le stesse fonti - auspica di essere uno dei futuri candidati. Convinto non solo che Lega e Fdi - anche se nei gruppi parlamentari 'lumbard' e di Fratelli d'Italia si registra una certa freddezza su questa ipotesi - non abbiano propri nomi all'interno dei partiti da schierare, ma anche che su una sua possibile candidatura si possa registrare una convergenza che va al di la' degli schieramenti. E che pure un pezzo del Pd possa appoggiarlo. Riflessioni, auspici, magari dei sondaggi sono gia' partiti da tempo nelle forze politiche ma c'e' ancora tempo per le trattative (si votera' nel 2023), con il leader di FI che vorrebbe pero' evitare che il centrodestra spianasse la strada ad un accordo Pd-M5s. Per ora le tensioni sono sul tema degli appalti, su Autostrade (l'8 luglio ci sara' il pronunciamento della Consulta), sulle modifiche ai dl sicurezza (Pd e Iv vorrebbero accelerare, M5s frena spostando le lancette dell'orologio a settembre), sul Mes (il Movimento 5 stelle apre, "non e'una questione idelogica" dice Di Maio, ma resta una fronda consistente contraria) e sul 'Recovery fund' (in settimana il premier Conte sara' a Lisbona e Madrid per cercare di tessere la tela sul si' agli aiuti europei), sul dl rilancio (con la Lega che lamenta i no ai propri emendamenti e i si' a qualche modifica invece a quelli di FI), sulla riforma del Csm (il ministro Bonafede ha promesso agli 'sherpa' dem che portera' il ddl in Consiglio dei ministri), sul tema della giustizia (in FI si sussurra di nuove rivelazioni in arrivo sulla sentenza per frode fiscale che ha portato all'estromissione del Cavaliere dal Senato), sulla legge elettorale (Iv si e' messa di traverso) e sulle alleanze regionali, con il nuovo appello dei dem (Zingaretti e Boccia in particolare) a M5s a non fare il gioco del centrodestra. Con pezzi del Pd che in vista della partita del Mes cominciano ad interrogarsi sulla possibilita' di "una maggioranza Ursula" anche in Italia. Mentre le Camere da qui alla pausa estiva saranno impegnate a convertire i decreti in ballo e nient'altro, il premier Conte (domani possibile altro.vertice) e' chiamato ad uno sforzo di mediazione per evitare quell'impasse sui provvedimenti che lui stesso ha negato. Ecco perche' quella che si apre puo' essere una settimana importante per il fronte rosso-giallo, soprattutto riguardo alle scelte che dovra' fare il prossimo Consiglio europeo che - in attesa del 'Recovery plan' di settembre - sono considerate dall'esecutivo il lasciapassare per durare l'intera legislatura. "Non c'e' tempo da perdere", il 'refrain'' nel governo.