Un test sierologico Covid- 19 per tutti gli avvocati: è questa l’iniziativa di Cassa Forense, in collaborazione con il Consiglio dell’ordine degli avvocati di Roma, che da questa mattina alle 9 e fino al 17 luglio eseguirà uno screening di massa tra gli avvocati della Capitale. Un evento al quale prenderanno parte, tra gli altri, anche il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, la sindaca di Roma Virginia Raggi, il presidente della Corte dei Conti Angelo Buscema e il presidente della Cassazione Giovanni Mammone. Il test verrà eseguito gratuitamente dalla fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, con risultati in tempo reale su una possibile esposizione al virus. Per aderire basta prenotarsi sull’apposita sezione predisposta dal sito dell’ordine romano, che ha già registrato, per i primi tre giorni, il tutto esaurito con circa 700 iscritti. L’esame verrà eseguito nelle postazioni mobili poste in via Lepanto, all’ingresso del Tribunale Civile, a piazzale Clodio, all’ingresso del Tribunale Penale e a piazza Cavour, davanti alla Corte di Cassazione.

Nei casi di positività è prevista l’esecuzione del secondo test sierologico, mediante prelievo venoso e il tampone naso- oro- faringeo in caso di ulteriore risultato positivo, per poi accedere immediatamente, se necessario, alla tutela ed alle prestazioni previste dalla polizza sanitaria di Unisalute, sottoscritta da Cassa Forense a favore di tutti gli iscritti. Il progetto approvato dal Comitato dei delegati prevede lo stanziamento di 5 milioni di euro complessivi a supporto delle iniziative che gli Ordini di tutta Italia intenderanno mettere in campo per affrontare l’emergenza sanitaria e la ripartenza in sicurezza delle attività giudiziarie.

«È un’iniziativa importante, peraltro pilota, che verrà effettuata in altre città - spiega al Dubbio Nunzio Luciano, presidente di Cassa Forense - grazie alla Cassa, che ha dato il contributo per consentire agli ordini che lo chiederanno di poter effettuare i test. Siamo vicino agli iscritti, anche attraverso agli ordini, che sono i nostri organi sul territorio, con un’iniziativa sanitaria di tipo preventivo che si inserisce in tutta una serie di azioni per aiutare i colleghi. Ci sono i bandi per gli strumenti informatici, che stanno avendo un successo incredibile, con più di 4mila domande già ricevute e poi il grande successo del bando sui canoni di locazione, sia per i singoli professionisti sia per gli studi associati, per il quale le graduatorie saranno pubblicate dopo il 15. Siccome c’è stata grande richiesta aggiunge - potremo pensare, se ci sono le disponibilità, di provare ad accontentare tutti. C’è poi il bando sui rimborsi spesa per i costi sostenuti dagli studi e tutta una serie di misure che vanno nella direzione di aiutare gli iscritti in questo particolare momento. C’è un mondo di 245mila colleghi in difficoltà, per un motivo o per l’altro conclude -. Certo, bisogna guardare avanti con ottimismo e speriamo che presto si inizi a ripartire. Qui, però, un ruolo fondamentale lo giocherà il Governo che non ha avuto particolare attenzione per il mondo delle libere professioni».