Ci lascia Gianfranco Dosi, un uomo autentico, mai banale e sempre proiettato nel futuro, affascinante da ascoltare in ogni occasione. Una perdita per la comunità dei giuristi e una perdita soprattutto per lAvvocatura. Non avremo più occasione di incontrarlo fisicamente, ma la sua opera rimarrà nel patrimonio culturale di tutti quelli che hanno avuto lopportunità di leggere i suoi scritti o di assistere alle sue conferenze. Gianfranco Dosi è stato un uomo fuori dal comune, che ha scelto la professione forense per vocazione, valorizzando anche nel suo lavoro le esperienze personali da educatore di giovani e le esperienze professionali da giudice minorile, con lobiettivo di garantire la piena affermazione dei diritti dei minori e dei soggetti deboli in ambito familiare. Tutta la sua vita è stata dedicata alla innovazione del diritto di famiglia, grazie ad una non comune capacità di prevedere il futuro con sguardo lungimirante. Gianfranco Dosi è stato nei primi anni duemila un precursore della mediazione in ambito familiare, nella piena consapevolezza che solo attraverso lincontro delle parti e la soluzione condivisa della controversia è possibile il recupero del rapporto tra le persone e la pacificazione sociale. Gianfranco Dosi è stato anche un precursore dellapproccio partecipativo allamministrazione della giustizia. E stato tra i primi in Italia ad introdurre il metodo concertativo, con ladozione dei protocolli per consentire un migliore esercizio della funzione giudiziaria, tramite la partecipazione attiva dellAvvocatura. Gianfranco Dosi ha avuto sempre uno sguardo di particolare attenzione verso i giovani avvocati, spendendosi molto per la loro formazione, con la felice intuizione che solo attraverso la competenza e la specializzazione i giovani professionistiavrebbero avuto una prospettiva. Perdiamo in un momento particolare, nel quale si andranno a delineare i futuri scenari della giustizia in Italia, un punto di riferimento importante che avrebbe sicuramente saputo indicare la retta via. *Consigliere Cnf