Soldi «senza vincoli e vantaggiosi, e anche in tempi rapidi. Allora va bene». È quanto ha detto ad Agenda, su Sky TG24, il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. «Se alcuni Paesi hanno detto no al Mes ci sarà un perché. A mio avviso se sono soldi vantaggiosi, senza vincoli e in tempi rapidi allora va bene. LItalia ha già dato tanto allEuropa, non ci dimentichiamo che tutta lausterity e i tagli vengono da lì, quindi ora serve un cambio di passo». «Mai come ora - ha aggiunto Sileri - le sorti del nostro Paese, parlando poi del servizio sanitario nazionale, dipendono dalla burocrazia. Dobbiamo eliminare la burocrazia per far rinascere il nostro Paese. Quello che è successo documenta inesorabilmente i difetti e le carenze che negli ultimi anni hanno aggravato il servizio sanitario nazionale. Lo hanno detto prima i lavoratori e poi i pazienti, mentre politici e amministratori si sono nascosti dietro la logica dei tagli necessari e del mancato finanziamento. Servono venti o venticinque miliardi rapidi da usare bene, per riforme strutturali in campo sanitario e a partire dal personale, alzando gli stipendi».