Lanalisi dei dati mostra «un netto trend in calo in Lombardia, sebbene sia la regione più colpita. E questo è un segnale positivo». È quanto ha sottolineato il presidente dellIstituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza stampa allIss sullaggiornamento della situazione di Covid-19. «Dai dati quotidiani vediamo un trend in calo» in Lombardia, ha sottolineato ancora Brusaferro, conseguenza anche dei provvedimenti adottati a livello regionale. Ma non possiamo escludere un incremento nelle prossime settimane, anche se, ha aggiunto Brusaferro, «non si tratta di una pagella settimanale delle regioni. Però possiamo incamminarci con fiducia sapendo che ci potranno essere momenti di incremento dei casi ma sapendo anche che abbiamo un sistema capace di intercettarli».   https://www.youtube.com/watch?v=FF4TC5iIJ0E&feature=youtu.be   Sta crescendo la quota degli asintomatici o dei paucisintomatici. «Questo perché le Regioni si stanno orientando verso laumento dei tamponi e verso il contact tracing e questo garantisce la diagnosi di nuovi casi soprattutto asintomatici. È un segnale di come il Servizio sanitario nazionale in tutte le sue articolazioni riesca a intercettarli», ha aggiunto Brusaferro, che ha ribadito la presenza di situazioni a diverse velocità in Italia, «con regioni in cui da giorni non ci sono stati decessi e il numero di casi è molto limitato», mentre in Lombardia si notano ancora più casi, anche se «il trend è in netto calo». I dati del monitoraggio  «non mostrano segnali di sovraccarico delle terapie intensive», ha sottolineato, dopo aver ricordato che il dato di Rt, relativo allindice di contagiosità, oscilla nelle regioni italiane.  «I casi di Umbria e Molise, che partendo praticamente da zero hanno visto lindice salire per alcuni focolai, lo dimostra: oggi quel dato è rientrato - ha spiegato -. Il monitoraggio ci aiuta a capire cosa succede e a cogliere eventuali piccoli segni di crescita dei casi», ha ribadito.