"Ieri al Senato si è confermato quello che già sapevamo: il governo delle 4 sinistre si ricompatta quando in gioco è il potere. Mi dispiace dirlo ma chi pensava che Italia Viva e Matteo Renzi potessero rappresentare il mondo liberale, moderato e garantista si deve ricredere". Lo ha detto il presidente di Fi, Silvio Berlusconi ospite di "Non stop news" su Rtl 102.5. Un cav in gran forma che ha ammesso di "sentire 30 anni di meno"Poi, sulla politica: "Mantenere al suo posto un ministro come Bonafede che rappresenta la negazione dei principi liberali e dello Stato di diritto, è stata una scelta molto grave. Ieri Bonafede nel suo intervento ha fatto molti richiami a Giovanni Falcone. Mi è molto dispiaciuto che il suo nome che il suo nome sia stato usato per un modo di intendere la giustizia che è proprio l'opposto al modo di intendere la giustizia che avava Falcone"."Mi colpisce che nessuno della maggioranza se ne sia reso conto. Significa che questo governo proverà a andare avanti in ogni modo e che nella maggioranza non c'è spazio per le idee liberali e questo non è certamente un bene per gli interessi degli italiani", ha concluso Berlusconi. E sul prestito a Fca, pochi dubbi: "Oggi aiutare le imprese non significa fare un piacere alle aziende o ai loro proprietari, vuol dire fare l'interesse dell'Italia, salvaguardando il nostro sistema produttivo. Sarebbe assordo escludere da questo un'azienda come FCA, una grande impresa con una forte componente italiana, che ha molti stabilimenti in Italia, che dà lavoro a moltissime persone in Italia, direttamente e attraverso l'indotto, che paga le tasse in Italia". E poi: "La sua stessa immagine nel mondo attraverso il marchio FIAT è strettamente legata al nostro paese. Il fatto di avere la sede legale in Olanda non significa nulla. Del resto anche una nuova società del gruppo che ho fondato, come molte altre grandi società italiane, ha da poco trasferito la sua sede legale in Olanda. Questo non per ottenere vantaggi fiscali, come spesso viene raccontato, visto che le tasse continueranno ad essere pagate in Italia, ma perchè la legge olandese tutela meglio, nelle società quotate, il ruolo dell'azionista di maggioranza rispetto a possibili scalate o turbative. E' una scelta nell'interesse della stabilità societaria. Una scelta con nulla toglie all'italianità dell'azienda, del suo lavoro e dei suoi prodotti. Quello che deve essere chiaro, comunque, è che con queste garanzie dello Stato alle banche sui prestiti nei confronti delle aziende, non si tratta di favorire questo o quello, si tratta di sostenere l'economia del Nostro Paese e di salvaguardare la piena occupazione che per me è un bene pubblico inderogabile". "Questo - conclude l'ex premier - è nell'interesse di tutti noi e servirà a rendere meno aspra la crisi, a restituire la speranza e a rendere più vicina la ripresa".