In pochi attimi è diventato virale, coinvolgendo centinaia di avvocati, tutti davanti all'obiettivo per ribadire la necessità di riavviare la macchina della giustizia. Il flash mob dei penalisti veronesi, organizzato dall'avvocato Stefano Gomiero e racchiuso in una clip video, ha lo scopo di chiedere un immediato ritorno in aula per poter riprendere a lavorare. Gli avvocati hanno partecipato tenendo in mano un cartello, con il quale hanno ribadito, ognuno a modo proprio, la volontà di tornare in tribunale. «Non abbiamo potuto incontrarci davanti al Tribunale. Ci siamo, comunque, entrati tutti assieme, con un sorriso ed una richiesta. I messaggi sono davvero tanti ma il senso comune è: vogliamo tornare in udienza. Grazie ai 148 amici che "hanno messo la faccia", sperando che la nostra gioiosa iniziativa sia da aiuto e stimolo per chi ci rappresenta», scrivono i penalisti. «Uno Stato che, di fatto, abdica alla funzione giurisdizionale non può definirsi tale», ha commentato sulla propria pagina Facebook Gomiero.   https://www.youtube.com/watch?v=mfW6OXRnHo0&feature=youtu.be   «Il processo penale è il rito con il quale uno Stato sottomette il proprio operato al controllo di legittimità - si legge sulla pagina "Ritorniamo in udienza" - per questo non può e non deve essere paralizzato. Tanto più nell'attuale e perdurante stato di cose in cui, ad una giustizia inaccettabilmente lenta, si accompagna una gogna mediatica che utilizza il termine processo come sinonimo di condanna».