Il must have che non potrà mancare ad ogni uscita nei prossimi mesi sarà la mascherina protettiva. Ognuno dovrà abituarsi a convivere con un lembo di cotone appoggiato sulla faccia per scongiurare il contagio da Covid- 19 e al tempo stesso tenere al sicuro chi ha intorno. La mascherina, insieme al distanziamento sociale, è già obbligatoria secondo le disposizioni contenute nel decreto di fine aprile ed è destinata a permanere nella quotidianità delle persone ancora per molto tempo. Passata l’emergenza iniziale, in cui la paura aveva generato una corsa incontrollata all’accaparramento rendendo le mascherine introvabili, ora acquistarle sembra diventato più semplice, anche se individuare sul mercato quelle di tipo FFP2 ( alta protezione) o FFP3 ( massima protezione) è ancora piuttosto complicato. Sono maggiormente reperibili le mascherine monouso, senza filtri particolari, adeguate alle persone che non sono a stretto contatto con malati da Covid- 19 e non lavorano in ambienti ad alto rischio contagio.

Pensando al domani, o almeno a quest’estate, le mascherine diventeranno il nuovo accessorio indispensabile del nostro quotidiano come gli occhiali da sole e ne serviranno milioni perché è necessario cambiarle spesso per garantire l’efficacia dell’azione filtrante. Decine di aziende tessili, da quelle del lusso ai piccoli produttori artigianali, hanno risposto all’appello della Camera della Moda per convertire parzialmente i propri impianti alla realizzazione di mascherine protettive per coloro che ne hanno assoluto bisogno come il personale sanitario, gli autisti, i commessi, gli operai e i trasportatori. Nella fase più critica dell’emergenza la priorità è stata privilegiare l’aspetto funzionale e colmare l’immenso gap che non permetteva a tutti di proteggere sé stessi e gli altri dal contagio. Da alcune settimane, invece, il fashion system si è messo all’opera per creare un accessorio che rispecchi anche il gusto personale e non sia troppo punitivo dal punto di vista estetico. In fondo anche l’occhio vuole la sua parte. Sui social spopolano mascherine di tutti i tipi. Griffate e non. Glitter, pizzo, brillantini, fantasie animalier, bandiere patriottiche, sete damascate per un’invenzione che sta facendo impazzire soprattutto la categoria femminile. Una semplice mascherina non convenzionale può generare un sorriso e abbellire il look delle donne al pari di scarpe, borse e gioielli. Gucci, Fendi, Ferragamo, Scervino, Herno, Louis Vuitton sono solo alcune delle grandi maison che stanno lavorando per mettere a punto mascherine stilose, allegre e spesso coordinate con gli abiti. I primi modelli griffati in seta ricamata messi in vendita online sono andati sold out in poche ore.

Senza ricorrere ai grandi marchi, l’e- commerce di modelli in stoffa è davvero ampio e sul sito Etsy. com ci sono intere pagine dedicate all’accessorio. A fine aprile lo stesso sito di shopping online ha dichiarato che i dati della ricerca di mascherine avesse raggiunto due milioni di click in pochi giorni con 9 utenti al secondo in cerca del prodotto. Lavabili e in vari tessuti, romantiche o total black, le mascherine fashion stanno diventando la stravaganza dell’estate 2020. Secondo uno studio del New York Times i tessuti più protettivi sono i cotoni dalle trame fitte, ad esempio flanella e jeans, lavabili ad alte temperature e resistenti nel tempo, in grado di proteggere dalle goccioline più grandi ( droplet) al 90% e filtrare quelle più piccole ( aerosol) al 30%. I cotoni leggeri invece, come quelli di foulard e magliette, sono risultati poco efficaci. Prima di effettuare l’acquisto è bene informarsi approfonditamente riguardo al materiale che compone il prodotto verificando che sia stato trattato con antibatterico e doppio passaggio di impermeabilizzazione ecologica. La soluzione migliore sembra essere il doppio strato, fuori cotone fantasia e dentro TNT ( tessuto non tessuto) in polipropilene lavabile e riutilizzabile fino a 10 volte. Senza queste accortezze le mascherine alla moda non sono garantite dal punto di vista medico e andrebbero sempre indossate sopra quelle chirurgiche.

Maggio e giugno sono i mesi degli sposi ma in tempo di coronavirus anche i matrimoni vengono rimandati e l’agenzia AGI dichiara che sono saltate oltre 50 mila cerimonie già programmate. Alcuni atelier lombardi specializzati in abiti nuziali, in partnership con una nota azienda farmaceutica, hanno deciso di creare speciali accessori “limited edition” per consentire a sposi e parenti di riprendere quanto meno le prove degli abiti offrendo occhiali protettivi dal design accattivante, mascherine in seta e pizzo con tessuto interno filtrante e guanti in lattice ricamati monouso sanificabili. Alcuni noti marchi di abbigliamento per bambini hanno dato vita a vere e proprie capsule collection di mascherine filtranti realizzate con tessuti in fresco cotone 100% decorate con iconiche fantasie per i più piccini.

Lanciandosi negli acquisti made in Italy di questi rivoluzionari prodotti è un modo per sostenere l’economia locale che molte persone stanno abbracciando.