- Per l'opinione pubblica i tossicodipendenti risultano ad alto rischio di infezione da Covid-19, ma dei 23.368 controlli effettuati su 623 utenti di Villa Maraini-Cri, che nei mesi di piena pandemia di marzo e aprile 2020 hanno potuto continuare ad usufruire di almeno uno dei 12 servizi offerti dalla Fondazione, nessuno si è ammalato di Covid-19. ''Non abbiamo avuto la possibilità di fare i tamponi quindi non possiamo sapere quanti di loro siano asintomatici, ma è noto come non basti contrarre il coronavirus per diventare sintomatici, si deve infatti innescare una reazione immunitaria del paziente che può essere così violenta, da produrre un'infiammazione massiva responsabile delle conseguenze anche letali dell'infezione", spiega Massimo Barra medico e Fondatore di Villa Maraini-Cri. ''Con la cautela dovuta rispetto ad un fenomeno senza precedenti e grazie ai dati che abbiamo raccolto finora - sottolinea Barra -, su un'ampia rappresentanza della popolazione dei tossicomani della Capitale, possiamo dire che tale 'categoria' sia incapace di avere quella reazione iperergica e massiva al Covid-19 che porta alle peggiori conseguenze". Questa ipotesi di lavoro di Villa Maraini-Cri, tutta da verificare, è basata però sul dato di fatto che il sistema immunitario del tossicodipendente è già molto provato da anni di inoculazione di sostanze di cui non si conosce né la composizione, né la concentrazione, né le contaminazioni con polveri, virus e batteri. Questo stressa il suo sistema immunitario rendendolo meno "performante" nella risposta al contagio da Covid-19 indebolendo o annullando quella reazione infiammatoria massiva che sembra essere il passaggio obbligato di quanti si ammalano di coronavirus. ''Se così fosse, questa deficienza del sistema immunitario dei tossicodipendenti si tramuterebbe in un fattore protettivo. In ogni caso mentre queste sono ipotesi da verificare, i numeri che presentiamo sono effettivi e vedremo se anche quelli di maggio saranno in linea con questa ipotesi, che si aggiunge alle tante su questo virus di cui ancora non si sa nulla di certo", conclude Barra.