Un editoriale infuocato quello della rivista Science, una delle più prestigiose pubblicazioni scientifiche d’oltreoceano, che attacca alla figura il presidente Donald Trump e la sua amministrazione per la gestione dissennata dell’emergenza coronavirus. Non era mai capitato che Science prendesse di mira un presidente per le sue politiche sulla salute pubblica e la sicurezza ambientale. L’accusa più grave riguarda la censura che il governo starebbe operando nei confronti della pandemia, nascondendo i casi di contagio di Covid19 che sarebbero decisamente più elevati di quelli ufficialmente resi pubblici nei giorni scorsi. scorsi. «L’amministrazione blocca le informazioni le rimastica in modo contraddittorio», si legge sulla rivista. Minimizzare l’impatto del virus può forse servire a evitare, o piuttosto a rimandare, il panico generalizzato, ma si tratta di un comportamento irresponsabile che espone un paese di oltre 300 milioni di abitanti al rischio di una catastrofe sanitaria. Ricordando i numerosi tagli dei fondi federali alle agenzie scientifiche da parte della Casa Bianca, l’editorialista H.Holden Thorp punta ancora il dito su «un presidente che insulta in continuazione la scienza e la ricerca», ma che allo stesso tempo accusa gli scienziati di non aver ancora trovato il vaccino per il coronavirus.