"Ho predisposto una norma per superare l'attuale disposizione dell'art. 73 comma cinque che non prevede l'arresto immediato per i casi di spaccio di droga". E' l'ultima idea del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese dopo aver presieduto il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza in Prefettura ad Ancona. "Abbiamo fatto un tavolo di lavoro con il ministero della giustizia - ha spiegato - e abbiamo trovato una soluzione che convince sia noi che la giustizia, dando la possibilità di arrestare immediatamente con la custodia in carcere coloro che si macchiano di questo reato". Sulle segnalazioni ricevute da vari Comitati per l'ordine e sicurezza, Lamorgese ha osservato: "E' stato rilevato il fatto che arrestare, senza custodia in carcere, e il giorno dopo vedere nello stesso angolo di strada lo spacciatore preso il giorno prima, incide anche sulla demotivazione del personale di polizia che tanto si impegna su questo versante e vede la propria attività essere posta nel nulla quando il giorno dopo li ritroviamo nello stesso posto". LE REAZIONI "Aspettiamo di leggere il testo che i ministri Lamorgese e Bonafede confezioneranno, ma dalle anticipazioni di stampa sembra che la grande idea dell'esecutivo rischierà di mandare in galera decine di migliaia di giovani e meno giovani anche solo per qualche canna in tasca". Lo scrive su Facebook il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova. "Manco Salvini e il governo Conte uno erano arrivati a proporre una cosa cosi'. Quanto invece alla necessita' di aggravare le pene contro il 'micro-spaccio', che sembra essere la giustificazione di questa operazione politico-pubblicitaria, decenni di applicazione di una legge sulla Droga iper-proibizionista dimostrano che la possibilita' di fronteggiare la diffusione delle droghe, mandando in galera migliaia di persone in piu', rende piu' insicure le carceri, ma non rende piu' sicure le strade e non toglie un solo grammo di Droga dal mercato", conclude Della Vedova.