Non vengono meno le scintille nel campo democratico mentre le primarie entrano nel vivo, e il bersaglio grosso ora Michael Bloomberg, in ascesa nei sondaggi grazie anche alle ingenti spese per la propaganda, mentre gli altri cercano di assestare le loro posizioni in vista delle prossime sfide ogni volta decisive.

Il favorito in questo momento sembra Bernie Sanders, che sarebbe ampiamente in testa ai sondaggi nazionali e in molti stati, così non sorprende che sia lui a cannoneggiare la new entry Bloomberg, anche perché i due non potrebbero essere più diversi: un liberal radicale e socialista Sanders, un miliardario newyorkese tycoon dei mass media e della Borsa Bloomberg.

Il quale oltre tutto starebbe pensando di rafforzare ulteriormente la propria candidatura lasciando intendere che la sua vicepresidente potrebbe essere addirittura Hillary Clinton, per inciso arci- nemica di Bernie Sanders. Il quale Sanders a sua volta ha appena incassato l’endorsement di Billy De Blasio, sindaco di New York in piena discontinuità con Bloomberg e concorrente per il serbatoio di voti dello Stato della Grande mela. E così l’anziano front runner socialista va all’attacco: Michael Bloomberg sta tentando di «comprarsi la presidenza» grazie ad una campagna di spot elettorali da milioni di dollari, è l’accusa rivolta al miliardario ex sindaco di New York dal Nevada, prossima tappa elettorale sabato prossimo. «Sapere come si compra la presidenza? Beh, ti compri la presidenza, o almeno lui sta tentando di farlo, spendendo centinaia e centinaia di milioni di dollari in spot televisivi», ha detto il senatore del Vermont.

«Però io ho una notizia per Mr Bloomberg, che gli americani sono stanchi e stufi di miliardari che si comprano le elezioni», ha concluso.

Peraltro Bloomberg è bersaglio anche degli altri candidadti: Joe Biden e Amy Klobuchar hanno attaccato il miliardario newyorkese.

«Con 60 miliardi di patrimonio - ha commentato Biden - puoi comprare molta pubblicità ma non puoi cambiare quello che hai fatto, e il passato di Bloomberg è una cosa di cui parlare», riferendosi alla politica della “perquisizione preventiva” nei confronti della minoranza nera che l'ex sindaco di New York lanciò per contrastare la violenza delle gang criminali in alcuni quartieri della città.

«Bloomberg non è il candidato ideale - ha aggiunto Klobuchar, la sorpresa del New Hampshire - ci sono questioni a cui deve dare risposte. Se sarà nel dibattito di mercoledì, gli farò alcune domande».