Ora è ufficiale, il Consiglio dei ministri ha dato via libera al ddl sulla riforma del processo penale. Nel provvedimento, a quanto si apprende, c'è anche il lodo Conte bis  che fa scattare lo stop alla prescrizione solo dopo la condanna di secondo grado. Insomma, dopo settimane di schermaglie, giunte al culmine in questi ultimissimi giorni con la decisione delle ministre renziane di disertare il Cdm, il resto della maggioranza di governo - 5Stelle, Pd e Leu - ha deciso di tirare dritto e approvare il nuovo processo penale. Una forzatura, quella dei tre partiti di governo, che aumenterà ancora di più le tensioni con Italia viva. Una volta appresa la decisione dei ministri renziani di non presentarsi in Cdm, lo stesso premier Conte era intervenuto duramente accusando Iv di comportarsi come un partito di opposizione. Conte aveva anche parlato di atteggiamenti aggressivi e maleducati dichiarando di non ritenere "giustificata" l'assenza in Cdm. Immediata la replica di Renzi il quale, oltre a chiedere al premier di non comportarsi come un preside di scuola, aveva ricordato che il governo aveva e ha bisogno dei voti di Iv. I renziani preparano la sfiducia a Bonafede Ora la forzatura sul processo penale rischia di rendere incandescente un clima già molto caldo. "Adesso si farà la sfiducia a Bonafede". È quanto apprende LaPresse da fonti di Italia viva dopo che il Consiglio dei ministri che ha approvato la riforma del processo penale che contiene anche il lodo Conte bis sulla prescrizione. Cosa prevede il Lodo Conte bis È la proposta messa a punto dal deputato di Leu Federico Conte, che ha soppiantato il precedente 'lodo Conte' e sul quale si è raggiunta l'intesa a palazzo Chigi tra M5s, Pd e Leu, ma senza il via libera di Italia viva. Anche il lodo bis fa una distinzione tra sentenza di condanna e sentenza di assoluzione. Ma aggiunge un ulteriore requisito affinché non operi il blocco della prescrizione. In sostanza, lo stop della prescrizione vale solo per i condannati. Nel caso in cui chi è stato condannato in primo grado venga poi assolto in appello, potrà recuperare i termini di prescrizione rimasti nel frattempo bloccati. Resta invece l'interruzione della prescrizione se la condanna viene confermata anche in appello.