Negli ultimi sei anni almeno 208 cittadini originari di El Salvador deportati dalle forze di sicurezza Usa nel paese di origine sono stati vittime di abusi e uccisi. Lo rivela un rapporto stilato dall’ong Human Rigts Watch ( Hrw), rilanciato dal quotidiano britannico Guardian, in base al quale tra il 2013 e il 2019 dei salvadoregni migranti e richiedenti asilo negli Stati Uniti riportati in patria con la forza in 138 sono stati uccisi mentre altri 70 hanno subito abusi e violenze sessuali.

L’indagine mette in luce la terribile sorte toccata a questi civili rimandati indietro dalle autorità statunitensi, seppur a conoscenza del pericolo per la loro incolumità. In effetti questi migranti finiscono nelle grinfie di gang armate, soldati, poliziotti e altre realtà violenti dalle quali avevano tentato di fuggire, migrando verso gli Usa.

Entro due anni dalla loro deportazione finiscono per essere abusati o assassinati da questi stessi individui ulteriormente inferociti dalla loro fuga, che al loro ritorno forzato li picchiano, molestano e derubano prima di ucciderli.

Il rapporto di Hrw denuncia decine di casi di esecuzioni extragiudiziali, abusi sessuali, sparizioni forzate e torture commessi in tutta impunità.