«Sarebbe un bel gesto se tutti i paesi europei si mostrassero solidali con la Grecia, e per la Brexit alla Gran Bretagna, invece che miliardi di sterline chiedessero indietro i marmi del Partenone». Sono le parole del direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, il quale ha citato la richiesta, da partedella Grecia al British museum di Londra di restituire ad Atene leparti del celeberrimo tempio custodite a Londra. «Questo perchè l’Europa è una realtà unita a livello culturale, innanzitutto, e non solo di commercio», ha aggiunto. «Qualche anno fa- ha poi ricordato Schmidt - ci fu sondaggio da cui emerse che la grande maggioranza degli inglesi era favorevole alla restituzione, ancora più di quanti non siano stati favorevoli alla Brexit. Ora, il punto è che la Brexit da qualche giorno è avvenuta. E il problema dei marmi del Partenone è per certi versi un pò lo stesso che ha adesso l’Unione Europea con la Gran Bretagna: in questo anno di negoziati che ci attende, troppo spesso al centro delle trattative ci saranno le cifre economiche. Anche per questo sarebbe bello vedere tutti i paesi Ue insieme per la battaglia del ritorno dei marmi ad Atene, invece che a discutere solo di sterline». Nelle stesse ore Boris Johnson pronunciava un discorso di fuoco sul negoziato con l'Ue del post Brexit immaginando il Regno Unito come Superman che smette le vesti di Clark Kent. Insomma, il premier brittanico guarda al futuro del suopaese come a quello di un supereroe che - subita la trasformazione -diventa «campione potenziato» del libero commercio e non ha bisogno diaccettare le norme Ue in sede di negoziato sui suoi futuri rapporti con Bruxelles .