«Io e Alessandro vogliamo mettere insieme qualcosa di culturale che si richiama alle origini del Movimento, magari un gruppo di lavoro o uno spettacolo teatrale. Siamo in contatto da tempo e abbiamo le idee chiare». Il senatore Gianluigi Paragone, espulso dal M5S il primo gennaio, non ha alcuna intenzione di molare la presa e annuncia nuovi progetti politici insieme ad Alessandro Di Battista, l'unico leader grillino che fin dal primo momento si era schierato contro l'allontamento dell'ex direttore della Padania dal partito. Paragone dice di non pensare «a una Fondazione, ma pensiamo a un gruppo di lavoro, che trova nelle pagine social un elemento di condivisione, «magari daremo vita a uno spettacolo teatrale che spieghi il perché di certe cose». Paragone e Di Battista come Grillo, dunque, in tour per i teatri italiani. Priorità assoluta: essere ancora «anti sistema» Ma il senatore non parla solo dei progetti futuri, non si lascia sfuggire l'occasione per attaccare Luigi Di Maio, il capo politico che ha voluto la sua espulsione: «Secondo me non si dimette dalla guida del Movimento 5 Stelle e farà di tutto per tenersi appiccicato a questo potere», dice Paragone. «È nella natura stessa di Di Maio, un trentenne che dice e pensa di aver raggiunto per merito proprio quella posizione e non la vuole lasciare», aggiunge. «Tutti sanno che i compagni di scuola e di paese di Di Maio sono stati piazzati nei ministeri, il Movimento non può fare questa cosa. Luigi non si dimette, farà di tutto per rimanere appiccicato al suo potere». Di certo, secondo l'ex conduttore televisivo, il Movimento 5 stelle va verso «una naturale implosione».