Dopo averlo negato per 4 giorni, nonostante le tante accuse internazionali, alla fine il governo iraniano lo ha ammesso: il Boeing 737 ucraino precipitato all’alba di mercoledì dopo essere decollato da Teheran è stazto abbattuto da un missile.

Il primo a parlare è stato il ministro degli Esteri Javad Zarif, su Twitter. L’abbattimento, è stato causato "da un errore umano in un momento di crisi provocato dall’avventurismo americano che ha portato a questo disastro”.

Secondo le ricostruzioni, le difese anti-aeree erano in massima allerta dopo l'escalation di dichiarazioni tra Trump e il paese asiatico, ma i voli civili non erano stati sospesi. I militari hanno spiegato di essere stati ingannati “da una improvvisa virata” che ha fatto credere loro stesse per avvenire un attacco aereo “contro un obiettivo militare sensibile”.

Le vittime, tutte civili, sono state 176. Tra i paesi a intervenire con maggior forza, il canada, perchè 63 passeggeri erano di nazionalità canadese o con doppio passaporto, 82 erano iraniane, 11 ucraine.