I Democratici alla Camera americana avrebbero raggiunto la quota di voti sufficiente ad approvare l’impeachment nei confronti di Donald Trump. Lo scrive il Wall Street Journal. Nonostante la larga maggioranza dei liberal, c’era un’incognita legata alle possibili defezioni di quei rappresentanti eletti negli stati trumpiani e che temevano di perdere il seggio alle elezioni di novembre 2020.

Almeno 17 dei 31 democratici in bilico avrebbero espresso la volontà di votare l’impeachment del presidente degli Stati Uniti, nella seduta in programma stamane. Secondo il conteggio del New York Times al momento sono ufficialmente sicuri di sostenere l’incriminazione in 194, mentre 167 voteranno no. Settanta gli indecisi o che non hanno voluto dichiarare la propria decisione.

Ma con il passare delle ore, cresce l’ottimismo tra i liberal. «Mi è stato detto più volte - ha spiegato Elissa Slotkin, eletta in Michigan con i democratici - che votando a favore avrei messo fine alla mia breve carriera politica. È possibile, ma ci sono cose più importanti, quando sai che la tua decisione è quella giusta». «Se avessi voluto fare politica spicciola per conservare il posto - ha aggiunto Joe Cunningham, eletto in South Carolina mi sarebbe bastato votare no». Due democratici, invece, hanno annunciato il voto contrario: Jeff Van Drew, eletto in New Jersey, e Collin Peterson, del Minnesota. Alla Camera basta la maggioranza semplice, la metà più uno, per approvare l’impeachment: 218 su 435. Ci sono quattro seggi mancanti, per cui la quota scenderà a 216 su 431.

I democratici hanno attualmente 233 deputati contro i 197 repubblicani, più un indipendente. Con i diciassette voti a favore, sui trentuno in bilico, anche in caso di altre defezioni, i Dem potranno contare almeno su 219 voti, tre più della quota richiesta.