Pil italiano cresce, «gradualmente», ma cresce. Lo scrive l’Ocse nel report sulle “prospettive economiche”. In particolare il nostro prodotto interno lordo dovrebbe arrivare allo 0,4% nel 2020 e allo 0,5% nel 2021, contro lo 0,2% del 2019.

Certo, secondo l’Ocse continueranno a pesare sia la «fiacca domanda esterna» sia le «persistenti incertezze» legate agli attriti commerciali globali dall'altro «i consumi interni dovrebbero crescere in modo moderato, spinti dalla stabilizzazione della fiducia dei consumatori e dai tagli al cuneo fiscale per molti lavoratori dipendenti».

Inoltre sottolinea l'Ocse - «con la riduzione delle incertezze legate alla politica interna, le condizioni di finanziamento diverranno più agevoli e gli incentivi fiscali dovrebbero sostenere gli investimenti». Il tasso di disoccupazione dell'Italia è calato al 10% nel 2019 dopo il 10,6% del 2018: è quanto emerge dalle prospettive economiche dell'Ocse diffuse oggi.

Secondo l'organismo con sede a Parigi, il dato dovrebbe tornare a crescere, al 10,2%, nel 2021. «L'occupazione - scrive l'Ocse nella scheda di sintesi dedicata all'Italia - ha continuato a crescere, anche se ad un ritmo più lento, con una quota maggiore di nuove assunzioni coperte da contratti a tempo indeterminato».

In Italia si comincia «a vedere una luce. Ed è bene così», ha detto la capo economista dell'Ocse, Laurence Boone, rispondendo all'ANSA alla presentazione dell' Economic Outlook. Alla domanda se fosse preoccupata della crescita del debito pubblico fotografata oggi dall'Ocse, Boone ha risposto: «Quello che mi preoccupa è riuscire a far ripartire la crescita in Italia e quello che mi rassicura è che oggi penso ci siano le condizioni necessarie, c'è un vero dialogo con l'Europa, si cerca di equilibrare le riforme, il sostegno all'attività, il piano Industria 4.0».