Due incendi in pochi mesi, uno il 25 aprile scorso e l’ultimo ieri notte, alla vigilia della riapertura. Ci potrebbe essere una ritorsione per aver disturbato lo spaccio notturno a Centocelle dietro il rogo divampato all’interno della libreria “La Pecora elettrica”. Un’ipotesi che si affianca a quella politica, dato l’impegno antifascista dei titolari del locale, e che collegherebbe il rogo della scorsa notte a quello che, poco meno di un mese fa, ha distrutto la pizzeria “Cento55”, antistante la libreria.

Locali che, rimanendo aperti fino a notte fonda, potrebbero dunque disturbare i pusher impegnati nello spaccio. Il rogo è partito da un ciclomotore, i cui resti sono stati trovati all’interno della libreria, confermando, dunque, la natura dolosa dell’incendio. Il mezzo sarebbe stato scagliato all’interno del locale probabilmente per amplificare la potenza del fuoco, che ha distrutto gli arredi in legno, i libri e i tessuti dei tendaggi.

Rinvenute anche tracce di liquido infiammabile. E intanto le associazioni della zona hanno organizzato, in segno di solidarietà, un corteo. I fatti si sono verificati intorno alle 3, quando i carabinieri e i Vigili del fuoco sono intervenuti per la segnalazione.