Guai a ridurre le lotte del Partito Radicale a una bega tra fazioni
Il Partito Radicale non è in concorrenza con nessuno, dal 1989 non si presenta alle elezioni, non ha altri interessi che il raggiungimento dei propri obiettivi politici
Egregio Direttore, Francesco Damato sul caso Nicosia e il Partito Radicale ha un evidente punto di vista diverso dal nostro. Solo per rimanere all’ultima settimana: dall’ 1 al 3 ottobre a Napoli il Partito Radicale ha tenuto il Congresso degli iscritti italiani.
Congresso che tra i propri ospiti ha avuto tra gli altri il Presidente della Camera Roberto Fico e l’Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata già Ministro degli Esteri. Solo per rimanere alla stampa: non 1 rigo, ripeto non 1 rigo. Appena arrestano Nicosia il mondo dell’informazione – tranne il Dubbio – vomita sui cittadini, che da anni non hanno più notizie del Partito Radicale, una notizia falsa: un arrestato per mafia è un dirigente del Partito Radicale. E questo nonostante nel comunicato congiunto della Guardia di Finanza e dei carabinieri il Partito Radicale non è nominato. Facciamo due comunicati in due giorni: sostanzialmente ignorati!
Vogliamo chiarire per una questione di concorrenza? No, il Partito Radicale non è in concorrenza con nessuno, dal 1989 non si presenta alle elezioni, non ha altri interessi che il raggiungimento dei propri obiettivi politici che vengono determinati dal Congresso. Lo fa per difendere la propria alterità? Sì. Ed è questo che non si comprende, noi difendiamo la nostra identità. Che è diversa da chi da anni prima che Pannella morisse aveva scelto altro ma non riusciva a esprimerlo, adesso che è chiaro il loro percorso perché mai dovremmo ridurre la storia del Partito Radicale e di Pannella alla meschina lotta in corso all’indomani della spaccatura di radicali italiani? Quindi il “si vergogni Emma Bonino” non lo abbiamo mai detto né sottinteso, nemmeno “praticamente”. Per la semplice ragione che siamo stati io, Maurizio Turco, e Sergio D’Elia coloro che nel 2002 girarono le singole celle degli oltre 600 detenuti al 41bis, da cui il libro “Tortura Democratica, inchiesta su “la comunità reale del 41bis”. Per la semplice ragione che la rottura politica del Partito radicale con radicali italiani si è consumata, con Marco Pannella, proprio sulla giustizia. Non c’è nulla da vergognarsi, e poi di cosa? Per quanto riguarda il Partito Radicale parlano le sue idee e le sue lotte. Nel silenzio più assordante dei media, tranne il Dubbio, siamo stati sei mesi a provare a raccogliere le firme su 8 proposte di legge che riguardavano l’amnistia e l’indulto, la revisione del sistema delle misure di prevenzione e delle informazioni interdittive antimafia e delle procedure di scioglimento dei comuni per mafia, la riforma del sistema di ergastolo ostativo e del regime del 41 bis e abolizione dell’isolamento diurno, la riforma della Rai, la riforma delle leggi elettorali nazionale ed europea, gli incarichi extragiudiziari dei magistrati.
Vogliamo semplicemente portare avanti le nostre lotte, cercare di raggiungere i nostri obiettivi, tenere vive le nostre idee e stare lontani dalle lusinghe del potere e non farci imbambolare dal regime.
Guai a ridurre le lotte del Partito Radicale a una bega tra fazioni
MAURIZIO TURCO E IRENE TESTA
Egregio Direttore, Francesco Damato sul caso Nicosia e il Partito Radicale ha un evidente punto di vista diverso dal nostro. Solo per rimanere all’ultima settimana: dall’ 1 al 3 ottobre a Napoli il Partito Radicale ha tenuto il Congresso degli iscritti italiani.
Congresso che tra i propri ospiti ha avuto tra gli altri il Presidente della Camera Roberto Fico e l’Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata già Ministro degli Esteri. Solo per rimanere alla stampa: non 1 rigo, ripeto non 1 rigo. Appena arrestano Nicosia il mondo dell’informazione – tranne il Dubbio – vomita sui cittadini, che da anni non hanno più notizie del Partito Radicale, una notizia falsa: un arrestato per mafia è un dirigente del Partito Radicale. E questo nonostante nel comunicato congiunto della Guardia di Finanza e dei carabinieri il Partito Radicale non è nominato. Facciamo due comunicati in due giorni: sostanzialmente ignorati!
Vogliamo chiarire per una questione di concorrenza? No, il Partito Radicale non è in concorrenza con nessuno, dal 1989 non si presenta alle elezioni, non ha altri interessi che il raggiungimento dei propri obiettivi politici che vengono determinati dal Congresso. Lo fa per difendere la propria alterità? Sì. Ed è questo che non si comprende, noi difendiamo la nostra identità. Che è diversa da chi da anni prima che Pannella morisse aveva scelto altro ma non riusciva a esprimerlo, adesso che è chiaro il loro percorso perché mai dovremmo ridurre la storia del Partito Radicale e di Pannella alla meschina lotta in corso all’indomani della spaccatura di radicali italiani? Quindi il “si vergogni Emma Bonino” non lo abbiamo mai detto né sottinteso, nemmeno “praticamente”. Per la semplice ragione che siamo stati io, Maurizio Turco, e Sergio D’Elia coloro che nel 2002 girarono le singole celle degli oltre 600 detenuti al 41bis, da cui il libro “Tortura Democratica, inchiesta su “la comunità reale del 41bis”. Per la semplice ragione che la rottura politica del Partito radicale con radicali italiani si è consumata, con Marco Pannella, proprio sulla giustizia. Non c’è nulla da vergognarsi, e poi di cosa? Per quanto riguarda il Partito Radicale parlano le sue idee e le sue lotte. Nel silenzio più assordante dei media, tranne il Dubbio, siamo stati sei mesi a provare a raccogliere le firme su 8 proposte di legge che riguardavano l’amnistia e l’indulto, la revisione del sistema delle misure di prevenzione e delle informazioni interdittive antimafia e delle procedure di scioglimento dei comuni per mafia, la riforma del sistema di ergastolo ostativo e del regime del 41 bis e abolizione dell’isolamento diurno, la riforma della Rai, la riforma delle leggi elettorali nazionale ed europea, gli incarichi extragiudiziari dei magistrati.
Vogliamo semplicemente portare avanti le nostre lotte, cercare di raggiungere i nostri obiettivi, tenere vive le nostre idee e stare lontani dalle lusinghe del potere e non farci imbambolare dal regime.
Segretario e Tesoriere del Partito Radicale
Sfoglia il giornale di oggi
Ultime News
L’Anm chiede unità: «Lo sciopero non è stato un flop»
Mosca: «La città Lyman ora è nostra». Testato il missile ipersonico Tsirkon
Salvini a Mosca, gelo di Palazzo Chigi. Lui: «Non è certo che andrò»
Papa Francesco, in 100mila per Urbi et Orbi: “Ucraina trascinata in una guerra insensata”
Stop allo stato di emergenza, misure e green pass: ecco cosa cambia
Covid Svizzera oggi, 22.221 contagi e 18 morti in 24 ore
Monza: incidente a Brugherio, ubriaco al volante travolge un 31enne e scappa
** Generali: Doris (Mediolanum), ‘non abbiamo intenzione di comprare azioni’ **
M5S: exit strategy ‘salva Movimento’, nomina comitato garanzia e poi al voto capo politico
Vaccino covid e quarta dose, Aifa: “Sarà richiamo annuale”
Centrosinistra: Fregolent (Iv), ‘Boccia eviti ultimatum ridicoli’
**Bce: Enria, ‘ripresa più forte del previsto ma vulnerabilità da debito e credito’**
Calcio: Coppa Italia, Dzeko e Sanchez stendono la Roma e l’Inter vola in semifinale (2)
Calcio: Atalanta, visita di controllo dal professor Orava per Zapata
Blackout e aerei in tilt, danni per centinaia di miliardi dal ‘meteo spaziale’
M5S: Calenda, ‘non me ne po’ fregà de meno, quel che succederà è irrilevante’
Scuola: Costarelli (presidi Lazio), ‘boom voto studenti a consulte è risultato importantissimo’
**Calcio: De Santis, ‘espulsione Zaniolo? Atteggiamento non tollerabile per il regolamento’**
Azione: Mastella, ‘Calenda parla di serietà? Detto da lui è bestemmia’
Scuola: Giannelli (presidi), ‘abbiamo lavorato tutto il weekend, più problemi alle primarie’
Centrodestra: Salvini, ‘mi auguro non ci sia uno che vuole essere il più forte dei perdenti’
M5S: Grillo, ‘passare da ardori giovanili a maturità’
M5S: Grillo, ‘passare da ardori giovanili a maturità’ (3)
Articoli Correlati
L’unica vera arma di difesa è quella che nessuno si sogna di usare: l’atomica
Ritorno al Vangelo e finezza politica: Zuppi cambierà tutto
Il “Blanco molestato” e la “vittima” dimenticata
La crisi dei partiti apre la strada all’organizzazione dell’area draghiana
Incriminare Putin: Si può fare!
Schiaffoni ultras ai milanisti “invasori”, ultima follia di un calcio alla rovescia
Schiaffoni ultras ai milanisti “invasori”, ultima follia di un calcio alla rovescia
Gratteri e Renzi, campioni di propaganda ben inseriti nel sistema che genera tribuni
Così la retorica antimafia ha insabbiato il vero pensiero di Falcone