Luigi Di Maio chiude le porte ad altre alleanze regionali col Pd, la deputata Dalila Nesci lascia sul piatto la propria candidatura alla guida della Calabria. E intrattiene una piccola polemica pubblica col compagno di partito Nicola Morra, calabrese d’adozione e presidente della commissione parlamentare Antimafia.

«Caro Nicola», scrive su Facebook l’esponente grillina, «se non vuoi sostenere la mia di candidatura, io invece sono disponibile a sostenere la tua a garanzia del M5S», dice, provando a “stanare” il senatore che in un lungo post suggerisce sostanzialmente al Movimento di saltare un giro, piuttosto che arrivare impreparati.

«Per la Calabria serve più di ciò che oggi possiamo offrire», è il ragionamento di Morra, ostile all’intesa col Pd calabrese ma anche all’idea di presentare il simbolo pentastellato senza una proposta radicale.

«O siamo in grado di esprimere una radicale capacità di opposizione ai governi locali e all’andazzo dominante, o non arriveremo da nessuna parte», insiste Morra, prima di aggiungere: «Noi stessi possiamo creare, anticipare un nuovo mondo possibile con la nostra opera quotidiana.Io sono ancora disponibile a dedicare i mesi che seguiranno a lavorare su questo obiettivo, intraprendendo un percorso di cinque anni, per trovarci finalmente pronti al prossimo appuntamento».

Un passaggio che non sfugge alla compagna di partito.