Il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha aperto un’inchiesta – al momento a carico di ignoti – sulle presunte violenze commesse al carcere “Petrusa” riportate su Il Dubbio

il 9 ottobre scorso grazie alla segnalazione di Rita Bernardini, del Partito Radicale. Parliamo delle testimonianze raccolte dalla delegazione Radicale durante la visita effettuata il 17 agosto scorso nell’ambito della terza edizione straordinaria del ferragosto in carcere promosso dal partito.

La relazione, ben dettagliata con nome e cognome dei detenuti che hanno esternato i presunti comportamenti violenti da parte di taluni agenti penitenziari, è stata inviata al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, esortandoli nell’effettuare – con la prudenza del caso – una visita ispettiva per fare chiarezza.

Presunti abusi che sarebbero stati commessi nella sezione isolamento. Parliamo di un piccolo reparto ubicato al piano terra, in prossimità dell’area sanitaria, dove confluiscono detenuti di alta sicurezza, di media sicurezza e detenuti protetti, nonché i nuovi giunti che vengono temporaneamente sistemati in una camera di accettazione.

Diversi detenuti, come detto, hanno denunciato presunti abusi. Racconti che sono concordanti. «Gli agenti ti stuzzicano per farti sbagliare e poi ti alzano le mani, qui c’è la squadretta che alza le mani con i manganelli, qui ti lasciano notti e notti all’aria con le manette», riferisce un detenuto. Un altro ancora riferisce la stessa identica situazione. Altri ancora chiedono di andare via.

«Quello che io ho visto qua non l’ho visto da nessuna parte, e ne ho girati istituti in tanti anni di carcere; ho visto detenuti ammanettati e strisciati per terra; io da qui voglio andare via», riferisce un detenuto che avrebbe assistito a presunti atti di violenza da parte degli agenti di polizia penitenziaria.

La delegazione ha incontrato un detenuto che indossava soltanto un paio di mutande di carta e riferisce di essere stato vittima di violenze da parte della polizia penitenziaria. Lo avrebbero lasciato in cella liscia per 3 giorni, ha mangiato due viti, da 20 giorni le ha dentro nella pancia e ha provato anche ad impiccarsi.

Un altro detenuto ancora riferisce che l’avrebbero lasciato, ammanettato, nel passeggio per una giornata e una nottata intera senza mangiare né bere e l’avrebbero preso a schiaffi e pedate. Altri ancora hanno riferito di essere stati testimoni di detenuti ammanettati e strisciati per terra.

La vicenda, dopo la pubblicazione su Il Dubbio, è approdata in Parlamento con una interrogazione scritta e depositata dal deputato di “Italia Viva” Roberto Giachetti. La Procura ha aperto quindi un fascicolo, coordinato dal capo dell’ufficio che, martedì scorso, secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie, ha fatto un’ispezione nella struttura con i carabinieri, eseguendo riprese video e fotografiche. Il materiale raccolto verrà esaminato per l’ulteriore sviluppo delle indagini.