La nave umanitaria Ocean Viking sbarca 182 migranti nel porto di Messina, un «segno di speranza» come lo hanno definito Sos Mediterranee e Msf, le ong che sono in mare in questo momento. Le uniche ma non le sole perchè a breve è previsto l'arrivo anche della Open Arms. Tutto mentre a La Valletta a Malta si tiene un vertice europeo sull'immigrazione nel quale l'Italia tenta di giocare un ruolo da protagonista. Partecipa la Ministra dell'Interno Luciana Lamorgese la quale deve far passare il concetto fondamentale: la redistribuzione dei migranti in maniera automatica. A parole tutti si dicono d'accordo ma la realtà è molto più complessa. L'Italia infatti vuole che l'accoglienza debba essere la stessa sia per i rifugiati provenienti da paesi in guerra sia per quelli economici, inoltre le spese dovrebbero essere a carico dell'Europa tramite l'agenzia Frontex. Se da un lato si riconosce che l'immigrazione è un fatto ormai incontrovertibile, dall'altro però le posizioni non sono univoche e su questo c'è discussione. Ad esempio sembra difficile che si ottenga una rotazione automatica dei porti di sbarco, Grecia e Spagna accolgono già molto più dell'Italia e non sembra possibile un maggiore aggravio del loro lavoro. La questione dirimente diventa dunque quella di un allargamento dei paesi coinvolti.