«L’ alleanza tra Pd e Cinque stelle? Da donna di sinistra mi sembra non solo possibile, ma il male minore». Alba Parietti guarda con favore a un possibile governo tra le due forze parlamentari finora contrapposte e lo fa dopo un’ampia analisi non solo della politica italiana e internazionale, ma di quello che è diventata la società, di quello che è diventato il nostro Paese. Intelligente e spesso spiazzante, abbiamo scelto di conversare con lei per provare a mettere insieme i diversi piani: politica politicante, costume, comunicazione. Piani che sono sempre più spesso intrecciati, da quando anche la politica si è fatta spettacolo, utilizzando come nel caso di Matteo Salvini il proprio corpo come strumento immediato di comunicazione. Parietti lo spettacolo lo conosce bene: «Ma la politica - dice molto nettamente - dovrebbe essere altro».

Se lo aspettava che Cinque stelle e Pd potessero pensare di fare un governo insieme?

Io ero a favore di questa alleanza “obtorto collo” anche prima che nascesse il governo gialloverde. Fu un errore non tentare di costruire allora un accordo tra le due forze politiche. Ancora di più lo penso oggi, anche perché non vedo alternative dal mio punto di vista che resta di sinistra. C’è poi un un’altra considerazione da fare. Viviamo in un’epoca in cui si sono persi gli ideali, i valori. Tra le persone non c’è più una netta distinzione tra destra e sinistra, l’alleanza può quindi esserci nel momento in cui ci sono dei punti in comune. Le persone non votano più sulla base delle proprie convinzioni, votano molto spesso contro qualcuno. Basta vedere quanto dura il successo dei partiti e dei leader. La sento molto pessimista rispetto al periodo che stiamo vivendo? Sì, stiamo toccando il fondo. C’è un abbrutimento generale che va dalla tv alla musica, al modo di esprimersi: pensiamo di vivere in un videogame come se le nostre azioni sul web non avessero delle conseguenze e come se dietro non ci fossero sentimenti e persone reali. Oggi trionfa il narcisismo nella società e nella politica, mentre l’ignoranza la fa da padrona.

Quindi non è tutta colpa dei politici. E’ anche colpa dei cittadini e delle cittadine che li votano?

La politica è la conseguenza di ciò che è diventata la società. Da quando si è bloccato l’ascensore sociale, gli italiani hanno smesso di credere nella loro crescita culturale. E’ un cane che si morde la coda: la politica ha bloccato l’ascensore sociale e oggi trionfa l’ignoranza che poi si ripercuote anche nel voto.

Che cosa pensa del modo che ha scelto Salvini di comunicare attraverso il proprio corpo, della messa in gioco addirittura fisica della sua persona?

Sono in vacanza e non ricevo i giornali italiani. Le posso dire che sono contenta. Mio nonno antifascista e mio padre cresciuto in un orfanotrofio - scusi se cambio apparentemente discorso - hanno cresciuto i loro figli con il sorriso sulle labbra. Credevano nel valore della cultura e della crescita personale. Mio padre mi ha sempre spinto a pensare prima di tutto alla mia formazione e alla mia preparazione. Oggi viviamo nella società dei selfie, dei narcisi, non nella società dei valori condivisi. I politici tentano di parlare la stessa lingua delle persone che poi li votano. Non è rimasto nulla della dignità, della serietà, dell’etica dei politici di trenta, quaranta anni fa. Anzi, il peggiore di quell’epoca risulta il migliore di oggi.

In questi giorni c’è stata una polemica per un selfie dell’ex ministra Maria Elena Boschi, che per replicare a Salvini, che parlava di lei come un “sarcofago”, ha usato una sua foto in bikini. Una immagine ironica che all’accusa di essere una mummia replicava con una esibizione di vitalità. Ad alcuni però non è piaciuta. Anche a sinistra. A lei che effetto fa?

Non ho seguito la polemica e non ho visto la foto. Dico però che quella foto andrebbe bene se fossimo nell’ambito dello spettacolo. Madonna che usa il proprio corpo è straordinaria: veicola un messaggio forte, è un’amazzone, una femminista, una artista. Dalla politica mi aspetto altro: dovrebbe dare di sé un’immagine più seria, istituzionale. Non vogliono attaccare nessuno nello specifico, ma credo che la politica oggi debba recuperare credibilità.

Io ci vedo molto moralismo. Guarda caso la polemica scoppia quando è una donna che usa una sua foto in bikini… Che ci sia moralismo nei confronti delle donne è sicuro. E non ne faccio per nulla una questione legata all’esibizione del corpo delle donne. E’ un discorso che non mi interessa minimamente. Sono infatti convinta che ognuna è libera di fare ciò che vuole. Faccio invece un discorso generale sulla spettacolarizzazione della politica. Non mi piace. Noi donne non dovremmo cadere in questo tranello. Dovremmo usare un altro linguaggio, mandare messaggi intelligenti ed elaborati. Penso ad Angela Merkel. Ma davvero non ho visto la foto e non giudico nessuno, faccio una considerazione su come oggi si comunica male in ambito politico.