Con 154 sì, 54 no e 52 astenuti il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge che attribuisce al governo la delega a intervenire su materie di sport, anche con il riordino del Coni e della disciplina di settore.

IL PROVVEDIMENTO Fra gli scopi del ddl, quello di «organizzare e sviluppare la pratica dell'attività sportiva nelle scuole, di riordinare le norme di sicurezza per la costruzione e l'uso degli impianti sportivi e di riformare le disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici».

Ma poco prima dell’approvazione, il Comitato olimpico internazionale ha inviato al presidente del Coni, Giovanni Malagò, una lettera nella quale si esprime «seria preoccupazione» per alcune disposizioni della legge, in quanto «non aderenti ai principi della Carta Olimpica» andando ad intaccare «chiaramente l'autonomia del Coni».

Se sul testo, dunque, non verranno apportate le modifiche richieste dal Comitato presieduto da Thomas Bach, tra le sanzioni potrebbe esserci anche «la sospensione o il ritiro del riconoscimento del comitato olimpico».

OLIMPIADI IN PERICOLO E il rischio immediato, afferma il Cio, sarebbe l’esclusione dai Giochi di Tokyo del prossimo anno, in quanto la partecipazione della delegazione azzurra avverrebbe senza bandiera né inno sul podio. Un provvedimento che il Comitato olimpico internazionale adottò nei confronti del Kuwait nel 2015, per le ingerenze politiche nell'organismo sportivo.

Ma i rischi possono riguardare anche i giochi invernali di Milano- Cortina 2026, in quanto una sanzione del Cio potrebbe causare un ricorso di Stoccolma- Aare, sconfitte nella corsa ai Giochi. Nella maggioranza si parla di «funzionari frettolosi» all’interno del Comitato olimpico internazionale. Ma il presidente del Cio, Thomas Bach, fanno sapere fonti interne, aveva avvisato il primo ministro Giuseppe Conte già lo scorso 24 giugno.

SCONTRO MAGGIORANZA-OPPOSIZIONE Nonostante le critiche, il sottosegretario di Stato con delega allo sport Giancarlo Giorgetti si è detto «felice» per l’approvazione di una legge «che fa l’interesse di migliaia di associazioni dilettantistiche». Ora toccherà lavorare per i decreti legislativi e attuativi, momento utile anche per chiarire «i dubbi che nascono da un fraintendimento», ha detto in relazione alla lettera.

Ma le opposizioni attaccano, chiedendo una sospensione della legge. Per Luca Lotti e Andrea Rossi, deputati del Pd, la lettera conferma una serie di iniziative che i dem avevano giudicato nefaste, come l’istituzione della Sport e Salute Spa, «con cui lo Stato di fatto avoca e accentra la gestione di fondi prima in mano alle sole società sportive».