Ancora grane giudiziarie per il senatore della Lega, Armando Siri. L’ex sottosegret ario alle Infrastrutture è infatti indagato a Milano per autoriciclaggio nell’ambito dell’inchiesta su due finanziamenti considerati “anomali”, concessi dalla Banca Agricola di San Marino.

I prestiti e la casa Con uno dei mutui da 600 mila euro, Siri - secondo le accuse formulate dagli inquirenti - avrebbe acquistato una palazzina a Bresso ( Milano) alla figlia; il secondo prestito, della stessa cifra, sarebbe stato invece concesso, senza le garanzie dovute, alla TF Holding, di proprietà di due baristi milanesi, ma collegata sempre stando all’indagin e - allo stesso Siri.

Su questo secondo fronte, in settimana sono state effettuate dalla Guardia di finanza diverse perquisizioni e sequestri a Milano e - a quanto si apprende - anche a Verona.

Riflessi sul governo? La vicenda Siri aveva creato fibrillazioni nel governo giallo- verde. Il Movimento 5Stelle chiese infatti le sue dimissioni da ministro dopo le indagini sulle tangenti del mini- eolico.

Il segretario leghista Salvini tenne il punto fin quasi ad arrivare alla rottura. Fu il premier Giuseppe Conte a risolvere la questione decidendo di revocare l’incarico al sottosegretario indagato.