Il carcere per chi offende le forze dell’ordine. La novità è contenuta nel decreto sicurezza bis dove è stato inserito un emendamento che impedirà ai giudici di ritenere “di particolare tenuità” i reati di oltraggio a pubblico ufficiale. La norma è stata inserita su iniziativa del deputato della Lega Gianni Tonelli, ispettore di polizia ed ex sindacalista del Siulp. Il testo dell’intero decreto sicurezza bis, approvato giovedì alla Camera, è atteso ora al Senato.

Il voto finale entro luglio. Il provvedimento comprende non solo il reato di oltraggio a pubblico ufficiale ma anche quelli di violenza, minaccia o resistenza nei loro confronti. Riguarderà tutti i casi di offese ed aggressioni in danno del personale delle forze dell’ordine, sia durante le manifestazioni pubbliche o sportive, dove si registrano i maggiori episodi, sia nell’ambito dei normali controlli di polizia su strada o in occasione di interventi. Il decreto, nella versione iniziale, si limitava ad intervenire solo sui reati commessi in occasione di manifestazioni sportive, mentre ora contempla tutte le fattispecie, senza limitazioni. «Da ora chi sputa su una divisa ne dovrà rispondere», ha ricordato Tonelli, sottolineando come la norma intenda tutelare l’operato delle forze dell’ordine, mettendole al riparo da offese e aggressioni, punendo i colpevoli più severamente di quanto non sia accaduto fino ad oggi. La norma non inasprisce le pene e non “allarga” le ipotesi punibili, più semplicemente elimina un aspetto procedurale. Per gli autori di questi reati la punibilità era esclusa se il loro comportamento veniva giudicato non grave ed occasionale o, meglio «di particolare tenuità“. Ciò impediva l’esercizio dell’azione penale e quindi la possibilità di instaurare il processo in modo da arrivare, eventualmente, ad una sentenza di condanna. In sostanza, i casi di oltraggio denunciati dalle forze dell’ordine non arrivavano a processo perché venivano archiviati dal gip su richiesta del pm. Le statistiche dicono che le denunce per questi reati, dopo il calo degli anni precedenti, siano in aumento. C’è da capire se le modifiche proposte funzioneranno da deterrente o meno.