In cella anche se incinta Il dl sicurezza bis divide ancora i due soci di maggioranza. Secondo l’Adnkronos, i 5Stelle sarebbero molto “nervosi” per un emendamento targato Lega che esclude il differimento dell’esecuzione della pena per le donne incinte.

La proposta di modifica in questione - che il Carroccio preme per inserire ma, viene sottolineato, non sarebbe stata ancora presentata - prevede l’abrogazione di quella parte dell’articolo 146 del codice penale che include le donne incinte e le madri di bambini di età inferiore a un anno tra i soggetti per i quali è previsto il rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena.

Contro le donne rom Una misura che, in ambienti leghisti, viene giustificata come il tentativo di «mettere un freno» al «fenomeno delle donne rom che fanno figli apposta per non andare in galera», come ha detto, ancora all’Adnkronos, il deputato leghista Igor Iezzi, tra i firmatari dell’emendamento del Carroccio. Ad ogni modo, sottolinea il parlamentare del Carroccio membro della Commissione Affari Costituzionali, «c’è una valutazione in corso» con il Movimento 5 Stelle sul contenuto di questo emendamento.

L'opposizione grillina E infatti proprio dal M5S si levano critiche dure nei confronti di un provvedimento che - rimarcano fonti parlamentari pentastellate - «potrebbe aprire a scenari inquietanti».

Proprio il mese scorso ha fatto molto discutere un post pubblicato su Facebook dal vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini a commento di un articolo dedicato alla vicenda di una donna rom, dal titolo: «Viene liberata perché è incinta: “madame furto” deruba un’invalida». «Questa maledetta ladra in carcere per trent’anni, messa in condizione di non avere più figli, e i suoi poveri bimbi dati in adozione a famiglie perbene. Punto», aveva scritto sui social il segretario della Lega.

Del resto dalle parti del Corroccio non negano che l’emendamento ssia necessario per «mettere un freno» al «fenomeno delle donne rom fanno figli apposta per non andare in galera».