Un'ultima mediazione per non smembrare il partito. Per impedire la fuoriuscita di Giovanni Toti da Forza Italia, Silvio Berlusconi starebbe pensando a una riorganizzazione radicale della forza politica nata nel 1994. L’idea di base è quella di redistribuire gli incarichi interni, affidando magari la guida del partito, da qui al congresso di settembre, a una diarchia: Mara Carfagna e, appunto, il governatore della Liguria.

Una “segretaria” per il Sud e uno per il Nord. Il tutto sotto l’attenta supervisione del Cav. I diarchi lavorerebbero a stretto contatto con una sorta di comitato preparatore della fase congressuale, con un solo obiettivo prioritario: scrivere in tempi brevi, entro 90 giorni, le “nuove regole” del gioco interno, rendendo per la prima volta realmente contendibile la leadership di Forza Italia.

In cambio dell’unità, Berlusconi potrebbe persino servire sul piatto di Toti le tanto invocate primarie. Così facendo l’ex premier si garantirebbe una chance di fare uscire FI dall’angolo del centrodestra in cui è stata costretta a rintanarsi dall’accoppiata sovranista Salvini- Meloni.

Il Consiglio nazionale del 25 giugno sarebbe il primo passaggio formale di questa svolta, che porterà anche al rinnovo di tutti i coordinatori regionali ( dopo l’estate), attraverso delle elezioni. Per ora, però, si tratterebbe solo di voci, Berlusconi ancora non ha ancora preso una decisione sul da farsi e il colpo di scena, così come il nulla di fatto, è sempre in agguato.

Di certo, riferiscono da palazzo Grazioli, «c’è una trattativa in corso per cambiare gli assetti di Fi» e questa è strettamente legata al caso Toti. Ieri sera l’ex premier ha incontrato i gruppi parlamentari, riuniti in assemblea al Senato, per fare il punto della situazione. Ma a tessere le trame della possibile pacificazione interna è un pontiere esperto, Niccolò Ghedini, mediatore tra le ragioni del Cav e le aspirazioni del governatore.

«Se Berlusconi darà una risposta positiva il 6 luglio ci sarà solo la nascita di una componente altrimenti nascerà un nuovo soggetto. Berlusconi deve capire che un epoca è finita. Serve un mandato pieno per Toti e Carfagna», dice un esponente vicino al governatore. Insomma, nessuno pensi di poter bluffare, fanno sapere dallaLiguria, perché il tempo a disposizione sta per scadere, insieme alla speranza di non finir fagocitati dalla Lega.