Donald Trump sta pensando ad uno nuovo giro di vite sugli immigrati. Questa volta nel mirino ci sono i minori non accompagnati entrati “illegalmente” in territorio nord americano. In realtà non si tratta solo di progetti ma di alcuni provvedimenti che stanno già entrando in fase operativa. L’Ufficio per il reinsediamento dei rifugiati infatti ha cominciato a tagliare, in alcuni casi a sospendere, i finanziamenti per tutte quelle attività che sono state ritenute «non direttamente necessarie per la protezione della vita e della sicurezza».

In pratica, come confermato dal portavoce dell’ Health and Human Services, Mark Weber, scompariranno lezioni di inglese, programmi ricreativi ( come il calcio), il sostegno legale per i minori che attualmente si trovano nei centri governativi in tutto il paese. La decisione è strettamente legata alle migliaia di migranti provenienti dal centroamerica che premono sul confine tra Messico e Stati Uniti. Ciò, sempre secondo le autorità statali che si occupano dell’immigrazione, pesa in maniera eccessiva sul bilancio.

In un report fornito al Congresso l’arrivo di minori non accompagnati al confine meridionale sta aumentando. Si stima che occorrano almeno 2,9 miliardi di dollari per affrontare la situazione, ma nel caso di una drastica riduzione dei fondi il programma di assistenza rischia di restare senza più risorse entro la fine di giugno.

I dati raccolti per l’anno in corso sembrano dare credito a questa tendenza. Attualmente sono quasi ben più di 40000 i minori non accompagnati dei quali si occupa il Dipartimento della Salute, un aumento del 57% rispetto al 2018. Per Jessica Bolter, un assistente di ricerca presso il Migration Policy Institute, oltre 11000 minori non accompagnati sono stati presi in custodia a maggio, il numero più alto mai registrato. Si tratta di un livello mai raggiunto dal 2014, sotto la presidenza di Barack Obama.

Intanto i legali che difendono i migranti intendono appellarsi al sistema di leggi federali. Queste ultime infatti prevedono l’obbligo per il Dipartimento di Sicurezza interna ( affidato ora al super falco Ken Cuccinelli) di trasferire i minori dai centri di arrivo, che si trovano al confine, in luoghi più adatti identificati come “rifugi” . Qui i ragazzi devono ricevere espressamente istruzione e assistenza.

Nel caso di un drastico tagli ai finanziamenti ciò potrebbe non essere più possibile entrando in contrasto con la legge vigente. In questo senso Carlos Holguin, un avvocato che ha contribuito a stabilire gli standard di cura per i minori in custodia, ha dichiarato al Washington Post l’intenzione di presentare una grande azione legale.