La Francia " che affama le ex colonie"; Napolitano che nella guerra di Sarkozy alla Libia fu "vile" e  poi Sanremo che, con la vittoria dell'italo-egiziano Mahmoud , "ha permesso alla politica di entrare nel Festival". Insomma, Alessandro Di Battista ne ha per tutti e non risparmia nessuno. Anzi, a ben vedere qualcuno sì: il capo dello Stato, Sergio Mattarella, perché nella vicenda libica "non si sarebbe mai comportato allo stesso modo del predecessore". La lista dei cattivi, Di Battista l'ha snocciolata davati le telecamere di "In mezz'ora", il programma di RaiTre condotto da Lucia Annunziata. E il fatto che lo sfogo di Dibba sia andato in onda nelle ore del voto in Abruzzo non ha scandalizzato nessuno. Di certo non il ministro deputato al controllo del silenzio elettorale che, nelle stesse ore, ha twittato un discutibilissimo "vota Lega". E sulla questione migranti, che ancora in queste ore, divide l'Europa, Di Battista avverte: "Il governo di Parigi non può fare lamorale a noi sul razzismo quando i loro gendarmi alcune settimane fahanno sbattuto i migranti alla frontiera in una foresta come cani". Infine al vicenda del Venezuela che ha diviso il governo: "Non ho mai detto che essere neutrale vuol dire stare con Maduro, sono fake news. Legittimare un signore presidente dellAssemblea che si é auto legittimato vuol dire soffiare sul fuoco". E chi sostiene che il M5S stia con Vladimir Putin, ribatte: "Sto conPutin? LEuropa avrà un futuro se si sgancerà dagli americani,guardiamo oltre gli assetti post seconda guerra mondiale".