Come questa estate nel mediterraneo, i fascisti di Génération Identitarire sono tornati a far parlare delle loro imprese. Se sul mare si è tentato di bloccare l’attività di soccorso delle ong, ora è la volta delle montagne di confine tra Italia e Francia.L’hanno chiamata missione Defende Europe delle Alpi, sabato mattina un centinaio di attivisti di Génération Identitaire  ha raggiunto il Col de l’Échelle, a 25 km da Briançon, per presidiare il confine e impedire l’attraversamento ai migranti che tentano di raggiungere la Francia percorrendo i sentieri in alta quota. La dichiarazione del gruppo fascista è chiara: “A partire dall’estate del 2017, il flusso di clandestini che usano questo passaggio ha continuato a crescere. Più di 2000 clandestini sono già stati identificati ufficialmente. Quanti sono realmente riusciti a passare? Il governo di Macron si rifiuta di salvaguardare la frontiera: noi dimostreremo che se c’è la volontà di farlo, è assolutamente possibile. Piuttosto che erogare fondi per la creazione di ulteriori centri di accoglienza per clandestini, dovrebbe essere incrementato il budget della polizia di frontiera”. La politica di Generazione Identitaria è fatta di azioni dirette anche se di impatto principalmente mediatico, se tra sabato e domenica hanno srotolato un grande striscione con la scritta eloquente “No Way” e tentato di stendere una rete, si ricorda certamente l’avventura della C-Star nel mediterraneo. Vicenda dai contorni quantomeno ambigui.A seguito di quello che stava succedendo sul Colle della Scala (come viene chiamato sul versante italiano) è stato lanciato un appello antifascista in Val di Susa. È così partito un gruppo di circa 300 attivisti, tra loro diversi migranti. La carovana, che si è mossa da Claviere,  ha tentato di raggiungere la frontiera ma all’altezza del Monginevro ha dovuto fronteggiare lo schieramento della gendarmeria di confine. Sono stati minuti di tensione ma alla fine il corteo ha potuto raggiungere la cittadina di Briancon.Sul comunicato degli antifascisti si può leggere come sono andate le cose: “Un gruppo di neonazisti francesi e italiani presidia il Colle della Scala. Tutto questo è inaccettabile ed è urgente dare una prima risposta, senza attendere. Le nostre valli ci appartengono e non possiamo lasciare dei fascisti nella libertà di circolare a pochi giorni dal 25 aprile. I partigiani che su queste montagne hanno dato tutto, anche la vita, si rivoltano nella tomba". Negli stessi momenti i membri di Defend Europe hanno lasciato il presidio avendo ottenuto lo scopo di creare un caso. Le polemiche sono subito scoppiate, e se da parte francese si assicura che le forze dell’ordine seguono con attenzione lo svolgimento delle operazioni quotidiane, è sul versante italiano che la destra è costretta a prendere una posizione che forse non avrebbe voluto.Per Fratelli d’Italia infatti «i ragazzi di Generazione Identitaria sembrano solo gli scagnozzi di Macron e dei suoi gendarmi».Ora il disgelo è vicino e la via di confine verrà tentata più volte da parte dei migranti così come nel mediterraneo il bel tempo favorisce le partenze. Sarà un’altra estate calda.